Basta diktat esterni (di GLG)
a questo punto, non credo che si dovrebbero avere più tanti riguardi. Anche una crisi istituzionale farebbe bene al paese. Malgrado quel che dicono certi farabutti definiti “di sinistra”, nessun presdelarep si è mai comportato in questo modo così “accanito”. E lasciamo per favore perdere proprio Luigi Einaudi, che con Pella aveva fatto scelte diverse e non mettendosi in aperto e irrimediabile contrasto con la DC (visto che Pella era al 100% uomo di tale partito, che lo accettò senza tanto fiatare; anzi una gran parte dei democristiani ne fu soddisfatta). A questo punto, si faccia la prova del nove. Si propongano Borghi o Bagnai. Se qualcuno si mettesse di traverso, allora sarebbe misura appropriata chiamare la popolazione a farsi sentire con chi crede di poterci ridurre a portaborse di Merkel-Macron. E si capisca che ormai vanno reimpostate le alleanze internazionali. Gradualmente se ciò è possibile; alzando invece di un bel po’ la voce se ci si tratta da semplici esecutori di ordini altrui. E si arrivi alla resa dei conti con la “divinità mercato”, con la BCE e quant’altro. E la si smetta di ricordare la Grecia. Tsipras & C. si comportarono da scolaretti inconcludenti. Certamente, bisognerebbe essere capaci di paralizzare le “quinte colonne” interne: Pd e “sinistra” varia, chiunque voglia essere “portavoce” del Partito Popolare Europeo, i nostri “cotonieri” impropriamente definiti imprenditori. E si dovrebbero dare alcune “soddisfazioni” alle forze dell’“ordine costituito”, intavolando con loro discussioni “amichevoli”, per far loro capire il vantaggio di restare almeno “neutrali” di fronte ad una popolazione, la cui maggioranza ha ormai bisogno di rappresentanti effettivamente autorevoli e non piegati ai diktat di chicchessia.