Multipolarismo imperfetto, dipinto di P. Audia. […] la legge è fatta esclusivamente per lo sfruttamento di coloro che non la capiscono, o ai quali la brutale necessità non permette di rispettarla. E chi vuole cavare la sua briciolina da questo […]
La Grassa preferisce che io stia al suo fianco durante le video interviste. Succede, a volte, che un piccolo urto, magari causato dal passaggio dei gatti, provochi lo spostamento e, quindi il peggioramento dell’inquadratura. Se ci fosse assieme a noi una terza persona si andrebbe meglio. Ma in fondo, tanto per ridere o forse no, le “de-formità” di questi video potrebbero essere considerate una contestazione rispetto alla banalizzazione del mondo e delle cose che con l’avvento definitivo dell’”ultimo uomo” si è pienamente realizzata. Il brillante stile polemico di Petrosillo e la sua capacità di prendere a schiaffi il “politicamente corretto” come anche la critica teorica di La Grassa – che non usa le buone maniere nei confronti sia dell’economicismo e della retorica politica liberale sia di quelle posizioni nostalgiche, attardate, che pur di non staccarsi dal loro utilitarismo mascherato da socialismo preferiscono non guardare in faccia la realtà – esprimono entrambi, nel nostro blog, il rifiuto di allinearci allo “spirito del tempo”. Viviamo in una società in cui si da per assodata, come “verità incontrovertibile”, la proclamazione di una serie estesa di “diritti umani” nella forma che le grandi potenze hanno codificato nel periodo bipolare, quando è prevalsa la stabilità delle aree di influenza e l’egemonia Usa e occidentale. A questa “verità” assodata si affianca la tecnica come fatticità indiscutibile con lo scopo di semplificare e ridurre gli scopi a pura lotta per la supremazia da una parte e per il benessere materiale dall’altro. Non è, con questo, che voglia perorare fumose finalità alternative ma devo ribadire che la faccia dell’”ultimo uomo” per il quale i “grandi” problemi sono semplici da comprendere, che banalizza e omologa ogni cosa e che ride beffardamente di tutto, a patto di avere da mangiare e da bere a sufficienza, non mi piace proprio. Siano benvenuti i “lavori ben fatti” ma per favore non tralasciate anche qualche “spigasso” (scarabocchio) formale se tenta, magari non riuscendovi a volte, di proporre idee che aiutino a non afflosciare del tutto la nostra capacità di pensare-contro.
Sul Sole 24 ore del 23.05.2016 Carlo Carboni ripropone la problematica dei ceti medi e delle trasformazioni che essi hanno subito in seguito alla crisi mondiale e alle dinamiche da essa innescate nei paesi di prima industrializzazione e in […]
Questo breve saggio vuole ricordare come l’antifascismo americano diventato liberazione dal fascismo è intessuto di una storia poco conosciuta circa il ruolo degli Usa sulla Sicilia, definita “il ventre molle della potenza dell’Asse” (Germania, Italia, Giappone). E dove è […]
Nel 1947, a due anni dalla fine della II guerra mondiale, l’Italia era ancora un Paese annichilito che cercava di rimettere insieme quel che restava della nazione e del suo popolo. La Costituente, eletta nel giugno del ’46, si era […]
(CON ALCUNE CITAZIONI DA LA GRASSA IN APPENDICE) Nel numero della rivista settimanale Internazionale del 6/12 maggio è riportato, mi pare integralmente, in traduzione italiana un lungo articolo del giornalista di The Atlantic Jeffrey Goldberg, che è uscito […]
“Ripubblico un primo documento di dieci anni fa (forse altri seguiranno, vedremo). Molti lettori del blog tanto non lo conoscono e in teoria nessuno di quelli di FB (dove poi lo inserirò) poiché vi sono entrato nel 2009. Credo che si possa notare qualche […]