CI VUOL BEN ALTRO CHE LEGA E 5 STELLE PER RISOLLEVARE L’ITALIA
L’incertezza post elettorale è solo questione di spartizione di incarichi e posti a sedere. Non bisogna farsi ingannare da chi, in questo momento, forte dell’ affermazione del 4 marzo scorso, minaccia un nuovo ricorso alle urne. Improbabile accada, considerato l’istinto di sopravvivenza del neoeletto. Sottobanco stanno tutti trattando, o quasi, anche se, ovviamente, Lega e M5S, essendo le compagini che hanno preso più voti, mirano a guidare il governo prendendosi la parte più ampia della torta. Di Maio non fa altro che lanciare rassicurazioni all’estero. L’aspirante premier dei pentastelluti ha ampiamente rassicurato Nato, Ue e mercati sul senso di responsabilità del suo partito. I poteri forti internazionali possono stare “sereni”, il M5S non ammannirà sorprese a lorsignori. Inoltre, le simpatie dei vertici grillini per la sinistra e i suoi addentellati giudiziari, sindacali, cooperativistici, civici ecc., sono innegabili. Esiste una convergenza tematica e corporativa che facilita gli approcci tra le parti. Salvini, invece, continua a muoversi nel solco di un sovranismo di bassa lega che non incute timore ai circoli euro-americani e prosegue il dialogo con Berlusconi, il più grande traditore di questi ultimi tempi, il quale a sua volta fa il piedino a Renzi sotto le macerie del Pd (i due non hanno ancora rinunciato a “salvare la patria” dall’instabilità, per affossarla meglio). Se ti accompagni ad un vile (più del tempo tattico necessario) forse hai molto in comune con lui. In un modo o nell’altro sono tutti compromessi con i guasti degli anni passati, anche se con un peso diverso di colpe. Chi ha governato o appoggiato gli esecutivi degli anni scorsi ha perso qualsiasi credibilità. Ha rovinato un intero Paese e non si sgraverà facilmente dai suoi delitti. Chi si è opposto non lo ha fatto con la giusta convinzione o con idee alternative ai partiti liquidatori dello Stato, dimostrandosi non all’altezza dei compiti di cui questa epoca necessita. Anche ciò costituisce un crimine nei confronti del popolo italiano. L’elettorato ha per ora premiato i meno coinvolti nel malgoverno ma di fronte all’ incompetenza dei neofiti non tarderà a ricollocarsi, ritornando confusamente sui suoi passi o disaffezionandosi più profondamente alla politica. Purtroppo, manca una forza di rottura che, senza tentennamenti e miseri cabotaggi, sia in grado di dire due paroline chiare a vecchi e nuovi sabotatori nazionali, facendosi capire dalle masse. Come fece Hitler nelle ’32 quando il suo partito conquistò la maggioranza relativa del Reichstag. Le sue dichiarazioni furono coerenti con le azioni successive del partito nazista, dentro e fuori le aule parlamentari:
“Ci siamo dati un obiettivo, spazzare questi partiti politici fuori dal parlamento. I contadini, gli operai, i commercianti, la classe media, tutti sono testimoni… invece loro preferiscono non parlare di questi 13 anni passati, ma solo degli ultimi sei mesi… chi è il responsabile? Loro! I partiti! Per 13 anni hanno dimostrato cosa sono stati capaci di fare. Abbiamo una nazione economicamente distrutta, gli agricoltori rovinati, la classe media in ginocchio, le finanze agli sgoccioli, milioni di disoccupati… sono loro i responsabili! […]Noi non siamo come loro! Loro sono morti, e vogliamo vederli tutti nella tomba!Io vedo questa sufficienza borghese nel giudicare il nostro movimento… MI HANNO PROPOSTO UN’ALLEANZA. Così ragionano! Ancora non hanno capito di avere a che fare con un movimento completamente differente da un partito politico… noi resisteremo a qualsiasi pressione che ci venga fatta. E’ un movimento che non può essere fermato… non capiscono che questo movimento è tenuto insieme da una forza inarrestabile che non può essere distrutta… noi non siamo un partito, rappresentiamo l’intero popolo, un popolo nuovo.”
Come ho commentato altrove, ci tengo però a sottolineare che non sono mai stato nazista (l’unica tessera da me presa è stata quella del partito comunista), la soluzione del führer era l’unica possibile per uscire dal pantano weimariano, provocato da partiti corrotti e incapaci, succubi di un ordine internazionale vessatorio e iniquo che ridusse la Germania sul lastrico.
Putroppo, in Italia manca una forza del genere, con i suoi corpi di sicurezza (non dimentichiamo le sa e le ss, senza le quali Hitler non avrebbe spaventato un moscerino) e i collegamenti con i drappelli coercitivi statali (anche militari) stufi delle commedie parlamentari autodistruttive della Germania di Weimar.
E’ vero che mancano simili protagonisti assertivi (probabilmente i tempi non sono nemmeno maturi) ma sarebbe auspicabile che, almeno, M5S e Lega si mettessero temporaneamente insieme per spazzare via tutto il canagliume che dall’inizio della II Repubblica ci ha portati ad una completa disfatta geopolitica, sociale ed economica. Una volta ripulito l’ambiente con i giusti sistemi (legali, finché efficaci…) si sarà fatta opera utile al paese. Da un ambiente più salubre, libero dalle mummie berlusconiane e dai loro alleati di sinistra, potrebbero fiorire nuove generazioni di attori politici, più propense a far sbocciare l’indipendenza ed il benessere nazionale. I leghisti e i grillini, avranno avuto il merito di aver preparato il campo a questa fioritura di avanguardie proiettate su un futuro meno ameno di quello che ora ci aspetta, guadagnandosi così la riconoscenza dei posteri. Questo è l’unico compito positivo che possono svolgere facendosi poi prontamente da parte. È d’uopo una tempra diversa per cambiare i destini di questo Stato a brandelli che loro non possono avere perché generati da un incubo.