Come va sul fronte orientale

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I lenoni statunitensi e le quadrantane europee hanno le allucinazioni. Cercano di convincersi che “tutto va bene sul fronte orientale” dove Kiev vince e Mosca perde. La propaganda di guerra sta annebbiando il cervello persino ai suoi stregoni. Che ne pensa il resto del mondo degli annunci trionfalistici di Washington e Bruxelles? Che americani ed europei sono in preda ad un delirio di onnipotenza e non sono più lucidi.
” La Russia non può essere sconfitta in Ucraina; né i russi sono in vena di un’insurrezione. La popolarità di Putin è alle stelle, poiché gli obiettivi russi in Ucraina vengono costantemente realizzati. Pertanto, Biden ha forse la vaga sensazione che la Russia non stia esattamente vedendo le cose in Ucraina come un binario di vittoria e sconfitta, ma si stia preparando per il lungo periodo per risolvere le cose con la NATO una volta per tutte…Chiaramente, né gli Stati Uniti né i suoi alleati sono in grado di combattere una guerra continentale. Ma anche se lo fossero, che dire dello scenario emergente nell’Asia-Pacifico, dove la partnership “senza limiti” tra Cina e Russia ha aggiunto un livello intrigante nella geopolitica?”

Sono le parole dell’ex ambasciatore indiano Bhadrakumar, una vecchia conoscenza per noi di Conflitti e strategie che già 15 anni fa traducevamo i suoi interessanti articoli di geopolitica.
C’è da dire inoltre che mentre la spazzatura giornalistica nostrana raccontava la visita di Zelensky da Biden come un successone altrove, nei veri paesi liberi dalle chiacchiere liberali, si riscontrava l’ennesima gaffe del Presidente americano: “Perché non diamo all’Ucraina tutto quello che c’è da dare?’ Beh, per due motivi. Uno, c’è un’intera Alleanza che è fondamentale per restare con l’Ucraina. E l’idea che avremmo dato all’Ucraina materiale fondamentalmente diverso da quello che sta già andando lì avrebbe avuto la prospettiva di smantellare la NATO e di smantellare l’Unione Europea e il resto del mondo… Ho trascorso diverse centinaia di ore faccia a faccia con i nostri alleati europei e i capi di stato di quei paesi, per spiegare perché era assolutamente nel loro interesse che continuassero a sostenere l’Ucraina… Lo capiscono perfettamente, ma non cercano di entrare in guerra con la Russia. Non cercano una terza guerra mondiale”.
Biden a quel punto si è reso conto di aver detto troppo e ha interrotto bruscamente la conferenza stampa. Probabilmente ha dimenticato che si stava soffermando sulla fragilità dell’unità occidentale, dice l’analista indiano.
Ciò che ovunque è lapalissiano, da noi è invece impossibile da sapere. Viviamo sotto la dittatura dell’uniformità ideologica, abbiamo informazioni distorte e non possiamo più parlare, forse ancora non ci sbattono direttamente in galera ma ci processano per le opinioni e ci costringono a pagare e quando non potremo più sborsare incominceranno a convertire le pene nel carcere duro. Allora dovremo scappare nei paesi che non perseguitano chi non si piega al politicamente corretto oppure dovremo resistere per vincere o per diventare gli eroi dissidenti esaltati da quegli Stati contro i quali noi abbiamo addestrato e pagato finti oppositori per destabilizzarli. Il mondo è tondo e gira gira tutti fanno più o meno le stesse cose ma ci si può trovare su lati diversi, da fottitori a fottuti, e questo non è inessenziale.