DA OBAMA I° A LEGGEN”DARIO” ULTIMO di A. Berlendis

 

 

 

 

"Legato questa volta sulla sedia per il giusto verso, mentre uno mi teneva la testa rovesciata indietro, un altro mi introdusse uno straccio bagnato di non so che sostanza in gola, spingendolo più giù che fosse possibile con un bastoncino, e un terzo mi versava dell’acqua da una brocca direttamente nel naso. Io sentivo l’acqua gelata scendermi nello stomaco e non potevo respirare. Credo che in termini di medicina legale questa si chiami ‘soffocazione’; comunque sia, io diventavo tutto viola (ho temuto per un momento che mi scoppiassero le vene del collo), stralunavo gli occhi, lo stomaco mi si gonfiava...".(1)

Questo racconto tragico non è relativo ai detenuti torturati dalla Cia a Guantanamo mediante il waterboarding ma al partigiano Luciano Bolis, militante clandestino del Partito d’Azione, arrestato a Genova il 1 febbraio 1945 e poi seviziato nella caserma delle Brigate nere. Sia cinicamente detto di passaggio , ma occorre notare come in questa circostanza l’innovazione tecnologica non è di origine statunitense, ma è scaturita durante la  forma finale assunta dal fascismo cioè la Repubblica Sociale Italiana, che in ciò ha avuto i suoi  tristi ‘meriti’.(2)

 

Dopo l’inizio del pontificato di Obama I° tutti abbiamo udito l’infida proclamazione di mielosi e merdosi valori, opportunamente rilanciati anche dal segretario del Pd (vedasi citazione riportata da GLG), ma di fronte alla sequela di torture praticate sui detenuti in varie carceri (segrete e non) del mondo da parte degli agenti della Cia "Il presidente americano Barack Obama ha annunciato che gli uomini della Cia che ha condotto interrogatori usando vere e proprie tecniche di tortura come il waterboarding non saranno perseguiti." (3)

Risulta perciò incredibilmente scandaloso che il segretario del PD abbia potuto nello stesso tempo invitare e sfidare Berlusconi a gridare apertamente il suo sostegno alla resistenza italiana (4), che comprende chi ha subito le torture come la soffocazione, ed osannare il presidente USA che ha avallato le azioni di coloro che analogo tipo di torture hanno praticato su prigionieri e resistenti irakeni o afghani.

 

Luciano Bolis si tagliò le vene e la carotide per evitare di rivelare informazioni sulla rete organizzativa partigiana di cui era parte, mentre Franceschini (unitamente al coro dei sinistri ex-Pci) si svena nel sostegno di quelle forze come la GF&ID che vogliono mantenere il nostro paese in posizione strettamente subalterna agli Usa ed alle loro strategie (anche tramite la UE).  Questo sul piano strutturale, mentre su quello culturale pare che il segretario del Pd più che della  letteratura resistenziale sia un estimatore del genere letterario che trova la sua massima summa nel ‘Manuale del leccaculo’ (5) !

 

1. Bolis ‘Il mio granello di sabbia.’ Einaudi 1946 – Liguria d’Autore pag 59

2. Massimiliano Griner ‘La ‘banda Koch’.’ Bollati Boringhieri. Per chi voglia approfondire l’argomento circa la genesi della suindicata tipologia di torture suggerisco il volume di Kerrigan ‘Gli strumenti di tortura.’ L’Airone editore cap V da pag 83 in poi ‘Le torture con l’acqua.’

3. www.repubblica.it   17 aprile 2009

4.‘Franceschini a Berlusconi: «Dica viva la Resistenza»’   www.europaquotidiano.it 25 aprile 2009

5. Stengel ‘Manuale del leccaculo. Teoria e storia di un’arte sottile.’  Fazi editore