DAL DUO TREMONTI-DRAGHI ALLA DEPENALIZZAZIONE DELLA BANCAROTTA
di G. Duchini
Davvero sorprendente il risvolto del caso “Alitalia,” che ha tanto appassionato gli ultimi due governi Prodi-Berlusconi, entrambi intenti a cercare una via d’uscita al “coma profondo” in cui è caduta
Ma forse può risultare più interessante approfondire lo sfondo di interessi, che può apparire dal quesito che ha tanto avvinto il Governatore di Bankitalia sul sistema di Governance delle banche, non più duale, rispetto alla quale si sono intrecciate le sordide lotte tra Geronzi e Profumo. Si ricorda che il sistema di gestione della banche e delle imprese nella scelta del “Non Duale,” dall’accordo “Aspen” dei primi di luglio ’08, rappresenta un ritorno al comando dell’assemblea dei soci (o del “soggetto economico” che detiene il pacchetto di controllo azionario minoritario, in grado però di dominare l’assemblea), rispetto alle responsabilità dei managers nei loro poteri decisionali configurati nel sistema della “Governance Duale.”
Il piano del governo per salvare l’Alitalia è stato introdotto alla chetichella come importante passo legislativo di riforma del diritto societario; i conti dormienti rappresentano il “cavallo di troia” utilizzato per addivenire ad una tregua politica-affaristica tra l’establishment del vecchio sistema finanziario bancario (a sostegno dell’Industria Decotta) e Berlusconi, in attesa della grande crisi italiana (si dice nei prossimi mesi), oppure della rivincita della cosiddetta sinistra di piazza, in vista di una possibile caduta dell’ “uomo nero” di Arcore.
In pratica, il ritorno alla governante unica ha l’effetto di una “panacea proprietaria”, ripristina sì la responsabilità esclusiva dell’assemblea dei soci, ma ciò dal punto di vista societario non ha alcun risvolto penale.
G.D. settembre ‘08