D'ALEMA FA IL "SERVIZIO" A BERLUSCONI di G.P.
D'Alema ha i baffetti da sparviero ma predilige le barbe. Quelle finte degli 007. Il “Caro Lider” da quando è al Copasir si dà un gran da fare utilizzando pienamente le sue ampie competenze per il bene della democrazia, soprattutto quando quest'ultima coincide con le sue aspirazioni e cozza contro quelle del Cavaliere.
Tuttavia, il suo spirito di “servizio” ed il suo senso di abnegazione per le istituzioni non va molto al di là della mutanda di B., dove, com'è noto, vi è sempre un gran movimento scoperto e davvero poca discrezione. E' questo il chiodo fisso di Max che nel chiodo fisso di tutt'altro genere di B. cerca il modo farsi finalmente qualcosa dopo anni passati in bianco, magari una nuova vita politica (verginità è troppo anche per lui) con la quale tornare sulla cresta dell'onda. Si è aperta così una guerra tra titani di piccola statura, cioè il cainano di Arcore e il nano politico di Gallipoli, con il primo che manda a quel paese il secondo ed il secondo che rinfaccia al primo di essere un habitué di quelle zone viziose e depravate non all'altezza di un Premier. Insomma, sempre meglio St. Moritz di Bunga Bunga city. Eppure il Presidente del Copasir (comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) appena insediatosi nella carica, grazie anche all'incauto lasciapassare di B., ebbe a dichiarare: “Intendo lavorare nello spirito che ha fin qui guidato il Comitato: collaborazione istituzionale e senso dello Stato”. Infatti, il suo alto senso dello Stato e della collaborazione istituzionale lo ha spinto più volte a chiedere l'audizione del Presidente del Consiglio di fronte all'organo da lui presieduto per conoscere in che stato fosse l'organo sessuale di B. e se costui intendesse contribuire a togliersi definitivamente di torno. Sua Baffezza della decaduta stirpe veterosocialdemocratica vorrebbe sottrarre lo scettro a B. principe della casata chiusa della Brianza per diventare finalmente il più amato dagli italiani. Ma D'Alema, bisogna pur dirlo, è l'unico che ha appreso la lezione gramsciana, quella secondo la quale lo Stato non è, se non apparentemente,luogo di contemperazione degli interessi generali bensì quell'insieme di apparati di coercizione che possono garantire l'egemonia sulla società politica e su quella civile. Difatti, per Gramsci nella vita di uno Stato “due cose sono assolutamente necessarie forza e consenso, coercizione e persuasione” per cui “Stato = Società politica + società civile, cioè egemonia corazzata di coercizione” (Note sul Machiavelli). Tutto ciò Berlusconi non poteva proprio capirlo perché odia così tanto i comunisti da non volerne assimilare nemmeno le lezioni più utili e pragmatiche, mentre il conte Max pur non essendo propriamente una cima ha frequentato le giuste scuole di partito e qualcosa evidentemente avrà pure imparato suo malgrado. Andiamo pertanto ai fatti. Poiché come dicevano chi esercita il potere, se non vuole incappare in brutte vicende tipo scandali sessuali o indagini giudiziarie a cascata deve avere il controllo sugli apparati di sicurezza (cosa che B. non ha) D'Alema ha pensato bene di portarsi avanti con i lavoro dando il proprio assenso ad un provvedimento che pensiona 550 agenti segreti. Qualcuno ha letto in quest'azione la volontà di dare seguito ad uno spoil system per far fuori gente che non può essere legata, essendo entrata nelle funzioni più di vent'anni fa, agli attuali vertici di Dis, Aise e Aisi e nemmeno alla presente classe politica. Certo si tratta di un dpcm ma ancora non si è capito chi vi abbia apposto la firma, mentre si sa soltanto che Tremonti non ha trovato ragioni di opposizione ad un provvedimento che taglia la spesa. Paradossi del destino, l'uomo che più ama le ammucchiate si è scelto come Ministro dell'economia un maestro della "sega". L'atto di cui parliamo sarebbe stato concepito e sollecitato dal Direttore del Dis De Gennaro che poi ne ha portato la bozza al Presidente del Copasir al fine di ottenerne l'imprimatur. Dunque si è parlato di un patto Dalema-De Gennero sui Servizi che non promette nulla di buono. Spero vivamente che B. abbia una minima idea dell'importanza di queste iniziative ma ne dubito assai da come si fa ridicolizzare ogni volta che qualcuno/a varca la soglia delle sue residenze. Se uno decide di frequentare le escort sono affari suoi ma c'è una bella differenza tra andarci a letto e farsi mettere nel sacco. O Peggio ancora farsi fare letteralmente il “servizio”…fotografico. B. forse ci avrà fatto l'abitudine ma l'Italia assolutamente no, e non credo che gli italiani ci tengano a finire in braghe di tela per colpa sua. Dietro D'Alema e i suoi movimenti c'è ben altro, se B. non ci è arrivato perchè preferisce venire e non ha ancora meditato un'adeguata reazione merita di fare la fine dell'impalato. E' la legge del contrappasso. Ma nessuno s'illuda, in questa lotta tra politicanti senza ideali e pudore e partiti senza arte nè parte chi resterà esanime sul terreno sarà solo il Paese, colpito a morte proprio da chi ne innalzava la bandiera per meglio affossarla.