DEMENTI O MESCHINELLI CORROTTI di GLG
Dopo aver sputtanato negli ultimi 15 anni il comunismo, la sinistra “radicale” (spazzata via alle ultime elezioni), assieme all’ANPI (ma quanti veri partigiani sono ancora in vita?), fa di tutto per sputtanare, e da molti anni ormai,
Chiariamoci le idee. La democrazia “elettoralistica” del capitalismo “occidentale” è la “democrazia degli affari e della corruzione”, copiata dagli Usa, e usata quale “arma impropria” contro il capitalismo “orientale” in ascesa. Si guardi alle elezioni “democratiche” in Ucraina e Georgia, a quelle recenti in Pakistan. Perfino le urla contro i brogli di Mugabe nelle recenti elezioni nello Zimbabwe dipendono dal fatto che il “dittatore” ha ultimamente intrattenuto intensi rapporti economici (e anche politici) con
Se questa è la democrazia del capitalismo “occidentale”, essa non corre alcun pericolo in Italia; e lo corre assai meno con Berlusconi che con i rancidi resti di un “comunismo” di rinnegati come quello italiano. Quando avrò tempo, parlerò un po’ degli intralci frapposti da questi corrotti affaristi di sinistra (che hanno dato prova delle loro “eccelse” capacità in Campania e Calabria) ai rapporti tra ENI e Gazprom, onde favorire le municipalizzate da loro controllate mediante i tentativi, non ancora cessati (e appoggiati da quel nostro grosso guaio che è l’Unione Europea), di separare produzione e distribuzione di energia oggi in mano alla nostra benemerita azienda. Proprio Berlusconi sembra (siamo prudenti in merito) aver rinsaldato in questi giorni (assieme a Putin) i rapporti tra le due sunnominate grandi imprese che portano avanti insieme, con chiaro livore degli americani (all’erta per i pericoli che corre il loro gasdotto alternativo), il progetto del southstream, in grado di servire (con rami collaterali) buona parte d’Europa, finendo poi a Otranto. Nel contempo le due aziende energetiche, in accordo con l’algerina Sonatrach, costruiranno un’altra conduttura che – passando se non erro dalla Sicilia – si collegherà alla precedente. Mi rendo conto che i “seguaci di Pecoraro”, amanti di Sole e vento, non capiscano l’importanza del progetto, ma l’affarista (in grande) Berlusconi lo afferra bene (rinverdendo la famosa uscita di Adam Smith secondo cui la “buona carne” ci è garantita non dalla benevolenza, bensì dall’egoismo e dall’interesse del macellaio).
Ben si sa che i malinconici resti di una gloriosa pagina come
Spetta alle persone ancora sensate, e non marcite moralmente, di salvare il salvabile della memoria del 25 aprile così come di quella dell’ottobre 1917. Il salvataggio esige però che il ricordo di quegli eventi sia irrevocabilmente consegnato alla storia passata, diventi autentica memoria; quest’ultima viene annientata sia dimenticandola sia sbandierando una menzognera fedeltà come se certi eventi fossero ancora vivi e vegeti. No, sono passati, irrimediabilmente passati. Sono fecondi solo se, a sepoltura del cadavere avvenuta, ricordiamo quanto “ci disse” in vita e lo “adattiamo” (cioè radicalmente mutiamo) al mondo nuovo che si va “aprendo” sempre più davanti ai nostri occhi, e che è radicalmente cambiato rispetto a quello di allora. L’odierno ci sembra peggiore dell’antico? Non cambia per nulla l’esigenza di adeguarsi al nuovo mondo; i vecchi residui devono sparire al più presto perché sono solo d’intralcio, ormai non ragionano proprio più. In mezzo a loro si sono inoltre infiltrati degli autentici farabutti; per di più di una statura intellettiva ed etica che fa concorrenza a quella “strisciante” dei vermi. Mettiamoli dunque in posizione “orizzontale” che è quella naturale di questi non graziosi animaletti.