EN MARCHE .. CON I PIGMEI DELLA STORIA, di GLG
Guardando i servizi televisivi dove si parlava di Macron (e si udivano pezzi dei suoi discorsi), in un attimo mi è venuto alla mente un grande film di Buñuel, regista surrealista di altri tempi (meno incolti di quelli odierni), che amo moltissimo: Le charme discret de la bourgeoisie”, 1972. Metto in ogni caso metto il link per chi volesse goderselo:
Perché mi è venuto in mente? Il film parla di vuoti, superflui, borghesi, però raffinati (da sbrago la scena sul Martini: https://www.youtube.com/watch?v=3GcD-OnxlfM). Essi sono sempre interrotti quando stanno per pranzare o cercare di fare allamore, ecc. Se poi mangiano, quando dormono hanno incubi. Soprattutto, però, per 3-4 volte o forse più, il film li mostra en marche lungo un viottolo che si perde a vista docchio; sono inutili, senza una reale meta da raggiungere. Sono capaci solo di parole, parole, parole. Ma sono appunto en marche, di fatto verso un nulla, un inesistente, un vuoto assoluto. Una di queste marce mi sembra si possa osservare verso il 29° minuto. Comunque ce ne solo altre.
Pensate che è un film di 45 anni fa. Gli artisti precorrono i tempi. In effetti, larte è il ramo dello spirito umano che più si avvicina alla realtà. Purtroppo, io non avevo capacità artistiche e mi sono indirizzato verso un settore scientifico. Non sono però così cretino come quegli scienziati che pensano di possedere la capacità di raggiungere la verità. No, ci si avvicina di più con larte, la letteratura, la grande poesia.
E, comunque, adesso dobbiamo sopportare gli inutili sempre en marche giacché coloro, che sono ormai travolti dalla storia, si riverniciano con i vari Macron, Renzi e buffoni vari. Purtroppo, siamo ancora in mano loro. E tuttavia per capire come mai ciò accade, bisogna rivolgersi ad altro ramo della cinematografia: quello sugli zombi. Ma per il momento fermiamoci qui.