di Paule Goble, fonte voxnr.com, trad. di G.P.
Dopo che l’Iran ha dichiarato la sua opposizione, “su basi ecologiche„, alla costruzione di pipelines sotto il Caspio e che essa bloccherà ogni demarcazione dei fondali marini che lo permettano e la decisione di Bakou di non sostenere il progetto NABUCCO favorito dall’ Occidente, Mosca può far valere la sua prima importante vittoria politica dopo la guerra con la Georgia. Il significato di queste azioni sta nel fatto che il governo russo avrà ora il controllo pieno ed incontrastato sulle pipelines tra il bacino del Caspio e l’ Ovest che passano attraverso il territorio russo e potrà perturbare, sia direttamente sia grazie ai suoi “proxys” come il PKK, i soli corridoi come quello di Bakou-Tbilisi-Ceyhan che aggirano la Federazione della Russia. Certamente ciò non vuol dire che Mosca abbia effettivamente ristabilito il suo controllo sugli stati di questa regione – tutti hanno altri interessi oltre al petrolio ed al gas – ma ciò vuol dire che la Russia ha ottenuto una importante vittoria e che l’ Occidente, in questi ultimi anni troppo spesso concentrato esclusivamente sul petrolio ed il gas, ha subito una importante sconfitta.
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