EUROPEISTI” PER UN PIU’ STRETTO SERVILISMO VERSO GLI USA, di GLG

gianfranco

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articolo più che chiaro. Il legame tra l’attuale dirigenza europeista – sia quella della UE in senso proprio che dei vari governi (in specie del continente) assolutamente schierati da sempre con gli Stati Uniti – e l’establishment americano (fino ad Obama) è ormai piuttosto evidente. Questo legame si ha perché le varie dirigenze europee hanno la convinzione che la presidenza Trump sia temporanea o perché ormai la strutturazione del potere (nei suoi apparati e gruppi dirigenti strategici che mai sono quelli in aperta esposizione politica rispetto “ai popoli”) è tale che si può al massimo “riverniciarsi alla Macron”, ma non mutare radicalmente i legami “atlantici” ormai stretti saldamente fino all’Amministrazione Obama? Difficile rispondere adesso. Sembra di capire però che forse il declino statunitense è effettivamente in atto. Non dico sia irreversibile, non lo si può capire adesso in simili condizioni di disinformazione sulle effettive strutture del potere. Indubbiamente gli Usa sono ancora assai più forti militarmente, ma magari meno come capacità di presa sulle varie “sfere d’influenza”. Forse le cosiddette “provocazioni” nordcoreane non sono, come sempre giornalisti e commentatori politici di ignoranza e malafede manifesta ci fanno credere, dovute ad un “dittatore folle”. Quando non si sanno o non si capiscono le reali intenzioni ed equilibri esistenti, si tira sempre fuori la follia dei “capi” (anche Hitler era folle; mentre lui e il gruppo dirigente che esprimeva hanno commesso errori capitali e valutazioni errate circa la potenza dei vari avversari, ma non erano minimamente affetti da pazzia). Tutti a credere che Usa e Cina siano abbastanza concordi nel voler “frenare” Kim Jong-un. Magari non è affatto così. Il nordcoreano non andrà oltre certi limiti; e anche gli americani forse “mordono il freno”, vorrebbero dargli una lezione (che sarebbe un avvertimento a ben altri avversari del tipo dei cinesi), ma al momento lo ritengono pericoloso o anche inutile. E non parlo adesso (l’ho già del resto fatto in passato abbondantemente) di tutto quanto accade ed è accaduto nelle aree a noi più vicine. I buffoni e cialtroni che commentano la politica nei media non ne capiscono quasi nulla (tutti presi dalla personalizzazione del potere, identificato sempre con un individuo che solo lo rappresenta fisicamente). Con tutti i deficienti che abbiamo intorno a deviare la nostra comprensione degli avvenimenti saremo spesso, continuamente anzi, in difficoltà. Ci si arrangerà come sarà possibile. In ogni caso, occorrono reali opposizioni sempre più dure a questa infame dirigenza europea. Quelli che adesso vengono definiti populisti (e prima erano fascisti) mi sembrano mostrare evidenti limiti. Ci vuol ben altro. Ammetto però che, con le popolazioni malcontente ma frastornate che abbiamo, difficile è iniziare la via verso la liberazione dall’immenso ammasso di rifiuti che si è andato accumulando, soprattutto, nell’ultimo quarto di secolo.