Falsità del mondo
Israele può fare quel che vuole anche aggredire e annettere terre altrui, come sta accadendo in questa fase per le alture del Golan, senza che scemi di stampa e di guerra ci ripropinino la storiella dell’aggressore e dell’aggredito.
Peccato, ora l’avremmo anche aggradita. C’è solo un aggressore e un aggredito dicevano gli idiotes dei media che si improvvisano esperti insieme a tutti gli altri don Chisciotte alla rovescia ai quali basta la mancia per diventare baciapale a tradimento.
Quanto valeva per la Russia non vale più ora, esattamente come il voto democratico che viene annullato se a vincere non sono loro. In questo mondo libero o il banco o la banca si prendono sempre tutto.
Ma la ciliegina sulla torta è un’altra. Netanyahu sta bombardando un po’ a cazzo di cammello in tutta la Siria, si dice e si scrive sulla stampa, per distruggere i depositi di armi chimiche. Se davvero ci fossero tali armi ancora immagazzinate in quel Paese l’ultima cosa da fare sarebbe bombardarne le sedi perché, e lo capisce anche uno scemo, compreso quello di guerra, colpirle significherebbe liberare un carico di morte tossica nell’aria. Ancora una volta ci stanno prendendo per il suk.
Ma poiché i giornali sono fogne, molto peggiori di Internet, checché ne scriva quello che ha i gramellini al posto del cervello, nessuno osa affermare il contrario. Eppure siamo di fronte alla prova provata di una menzogna più grande della terra promessa. Internet ha dato fortunatamente la possibilità a tutti di dire la propria e di trovare anche qualcuno in più disposto ad ascoltarla. Verità o menzogna non importa, perché prima della rete sia l’una che l’altra erano appannaggio esclusivo dei mentana impostati sulle dicotomie o così o tiggì. Oggi invece tutti possono propalare e propagandare le loro sciocchezze. Un piccolo passo per il singolo uomo, un grande contrappasso per tutta l’umanità. Anche questa è democrazia ed è per ciò che vogliono cancellarla. Se la puttanata diventa diffusa e collettiva c’è il rischio che alla fine qualcuno cominci a credere, per dispetto, alla verità.