Fascismo e comunismo

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Fanno ridere quei pagliacci, siano essi storici, giornalisti e letterati, che rassicurano circa l’inesistenza di fascismi esoterici o essoterici presso i politici amici, salvo vedere comunisti irredenti ovunque, pure in partiti dichiaratamente liberali. Pochi giorni fa, uno storico vicino ad FDI scriveva testualmente: il comunismo è vivo e vegeto mentre del fascismo non ci si deve più preoccupare perché definitivamente scomparso. Premesso che l’auto dichiarazione ideologica non resuscita i cadaveri, se il ragionamento ha un minimo di logica e rispetta il principio di non contraddizione, il discorso mortifero vale sia per gli eredi di Mussolini che per quelli di Stalin. Nonostante ostentate professioni di fede. Non basta sventolare un fascio o una bandiera rossa per riportare in vita ciò che la storia ha definitivamente sepolto. Todos muertos per forza di cose! La nostalgia, se qualcuno ne ha, non muta la realtà, nemmeno se si ricorre alle sedute spiritiche collettive dove si urlano slogan d’antan o ai pellegrinaggi presso i mausolei dove riposano le anime morte (mussolinei per i fascisti, maousolei per i comunisti, detto scherzosamente). Ciò che stato è stato, ha prodotto i suoi effetti e continuerà a produrne (Cosa penso della Rivoluzione francese? Che è troppo presto per giudicarla, disse Zhou Enlai il quale però pare avesse equivocato tra due eventi, l’89 e il ’68) si sia o meno inclini agli ismi del tra-passato. Se qualcuno intende ripristinare ciò che ha esaurito la sua spinta storica si condanna all’irrealismo cioè a vivere in quei cimiteri dove nulla più si muove. Si versano le lacrime dell’impotenza ma non si cambiano i destini di nulla.
Chi crede di poter resuscitare il fascismo o il comunismo, coi saluti romani e i pugni chiusi, è esemplare da sarcofago e come tale merita di essere trattato. Ancor peggio deve essere schernito chi si preoccupa di eventuali rigurgiti perché è certa la sua malafede ad uso repressivo di chi non vive affatto con la testa rivolta all’indietro ed anzi contesta il presente e l’avvenire.
Gli stessi intellettuali del piffero, vicini alla destra, che garantiscono dell’antifascismo degli ex fascisti, si dicono arcisicuri del comunismo degli ex comunisti. Ma siete imbecilli o semplicemente infami? Comunisti in Italia, comunisti in Cina, comunisti in Russia, comunisti a Cuba, comunisti in Venezuela, comunisti ovunque eppure solo nella loro testa. Il comunismo non si è mai realizzato e non si realizzerà. I comunisti sono stati soggetti senza un oggetto ( detto col senno di poi, ovviamente). È esistita una ipotesi scientifica, una dinamica sociale che avrebbe dovuto portare al comunismo ma l’ipotesi si è rivelata errata. Punto. Non ci può svegliare la mattina e creare qualcosa con la semplice volontà individuale o di gruppo. In ogni caso, la storia se ne impipa della volontà umana e fa quel che piace a lei, cosa che ogni tanto coincide labilmente con quello che desideriamo noi. Tanti saluti (a) fascisti e comunisti.