FINE 2008: CADUTA DEI FONDI PENSIONE

COMUNICATO PUBBLICO GEAB N°23 (15 MARZO 2008) – Fonte Leap E/2020 traduzione di G.P.
 
 
Secondo LEAP/E2020, entro la fine del 2008, assisteremo ad una formidabile caduta dell’insieme dei fondi pensione del pianeta, che mette in pericolo tutto il sistema delle pensioni per capitalizzazione. Questo cataclisma finanziario avrà una dimensione umana drammatica poiché corrisponderà al ritiro in pensione della prima ondata dei baby-boomers* negli Stati Uniti, in Europa ed al Giappone: i redditi dei fondi pensione crollano, al momento, anche dove devono iniziare ad effettuare la loro prima grande serie di pagamenti ai pensionati. In questo numero 23 del GEAB, il nostro gruppo anticipa l’evoluzione di questa prossima crisi dei fondi di pensione, precisa i paesi più colpiti (in particolare in Europa) e presenta raccomandazioni operative e strategiche per farne fronte. Parallelamente, in questa GEAB N°23 (su sottoscrizione), LEAP/E2020 anticipa i prossimi mesi di questa crisi sistemica globale che è ormai un’evidenza per tutti, che si preoccupa di anticipare gli effetti perversi dei prestiti della FED americana che stanno indebolendo ancora più tutto il sistema finanziario americano, e che analizza i rischi a venire che pesano sulle istituzioni bancarie negli Stati Uniti ed in alcuni paesi europei particolarmente esposti. Parallelamente il nostro gruppo analizza l’impatto della crisi economica e finanziaria US sulle probabilità e le conseguenze di un attacco dell’Iran da parte di Israele e Stati Uniti prima delle prossime elezioni presidenziali americane. In ogni caso, con l’annuncio di un piano di salvataggio emergenziale della quinta banca d’affari US, Bear Stearns (1) (preludio alla sua vendita o alla sua messa in liquidazione tra le prossime settimane)**, si assiste al fallimento di un grande istituto finanziario fin dal primo trimestre 2008, così come anticipato dal nostro gruppo nella GEAB N°19 (2). Simultaneamente, il dollaro US ha ripreso la sua caduta libera rispetto all’euro, allo Yen, allo Yuan; l’oro è a più di 1.000 USD/oncia, il petrolio a più di 110 USD/barile, le borse mondiali in ribasso del 20% in un trimestre, e l’ultimo tentativo di fermare la crisi finanziaria con il prestito di 200 miliardi USD alle banche da parte della FED ne ha già mostrare il fallimento… tutte le basi dell’ordine économico-finanziario di quest’ultimi decenni crollano sotto i nostri occhi, ad un ritmo sempre più rapido. Sono tutti segni di una crisi sistemica (3). La presa di coscienza ormai generalizzata che il mondo fa fronte ad una crisi di un’ampiezza e di una natura nuove permette già ai nostri ricercatori di raffinare alcune anticipazioni. Così, per quanto riguarda le valute, il nostro gruppo sta rivedendo le sue stime sul valore del dollaro US rispetto alle tre altre valute mondiali strategiche, cioè l’euro, Yen e Yuan. Così, LEAP/E2020 ritiene ormai che il tasso EURUSD raggiunga gli 1,75 alla fine del2008 (invece degli 1,70 come aveva anticipato il nostro gruppo fin dal 2006); il tasso USDYEN cadràa 90 ed il tasso USDYUAN a 6 (4).
 
Grafico 1 (cliccare a fianco): FINE 2008

Evolution du Dollar Index (panier de monnaies références (5)) au 14/03/2008 / Source FxStreet
 
 

Dinanzi all’ampiezza della grande depressione US ormai in pieno sviluppo (6), LEAP/E2020 si rallegra di constatare che le autorità americane, in seguito alle numerose proteste (7), hanno finalmente deciso di mantenere la pubblicazione sintetica degli indicatori economici US nel sito EconomicIndicators.Gov.
In un periodo così perturbato, è infatti importante che l’informazione statistica sull’economia degli Stati Uniti resti facilmente ed in gran parte disponibile. Le finanze di una folla di attori privati e pubblici, individuali e collettivi ne sono dipendenti. In questa stessa logica, la Federal Reserve di Atlanta fa opera utile diffondendo gratuitamente un DVD intitolato " prepararsi alla crisi: riconnettere il suo flusso finanziario vitale"(Crisis Preparedness: Reconnecting the Financial Lifeline"), che permette agli operatori di qualsiasi natura di anticipare la crisi, e dunque di meglio prepararsi (8). Nella prospettiva della fase di crollo dell’economia reale negli Stati Uniti, prevista per il settembre 2008 da LEAP/E2020 (9), questi consigli ufficiali acquistano un senso nuovo. In particolare, come sottolineiamo da mesi, in caso di crisi grave, " la liquidità è regina” (« Cash becomes king », ripete lo stesso DVD) come illustra perfettamente il fatto che gli assicuratori americani hanno ormai perso più denaro a causa della crisi dei subprimes che non a causa del ciclone Katrina, tuttavia il peggiore disastro naturale della storia degli Stati Uniti (10)."
 
Grafico 2 (cliccare a fianco): FINE 2008 2

Réserves propres des établissements de dépôts américains (1950 – 02/2008) / Source Réserve fédérale de Saint Louis

 

 

Per finire, la curva, come quella sopra, illustra in modo sorprendente quanto la situazione è infinitamente più grave che di quanto possano immaginare i dirigenti più intelligenti (e sono poco numerosi). Essa mostra a quale punto il sistema finanziario americano e, dietro ad esso, anche quello di una gran parte del pianeta, è colpito mortalmente. Le banche US non hanno più denaro; ciò è semplice quanto drammatico. Il contagio ora entrerà in una seconda fase del suo sviluppo e dunque genererà una nuova serie di fallimenti bancari da qui all’estate, così come anticipato nella GEAB N°20, che comporta la rottura del sistema finanziario mondiale nella seconda metà del 2008.
 
(1)Source : Reuters, 14/03/2008

(2) Nous avions annoncé Février 2008 dans le GEAB N° 19, et c’est finalement le 14 Mars que cette première banque américaine aura fait défaut. Nous rappelons par ailleurs que désormais, selon notre anticipation de Novembre 2007, d’autres banques américaines, européennes et asiatiques vont suivre.

(3) D’ailleurs CNN/Money ne s’y trompe pas qui titre son dossier spécial : « Problème N°1 : L’argent de l’Amérique ». Source : CNN/Money. Car en effet, à la base, il s’agit bien de cela : l’évaporation pure et simple de milliers de milliards de dollars US accumulés de manière illusoire ces dernières années dans les comptes d’établissements financiers, d’entreprises, de particuliers et de gouvernement, à travers toute la planète. C’est ce qu’avait précisément notre équipe dans les premiers GEAB dès le début de l’année 2006.

(4) LEAP/E2020 souhaite souligner que si les Etats-Unis et Israël lancent une attaque sur l’Iran cette année, nos estimations, développées dans le GEAB N°23, sont encore plus négatives pour la valeur du Dollar US d’ici la fin 2008. Et concernant les rumeurs d’une action concertée des banques centrales pour mettre fin à la chute de la devise américaine, soyons clairs, elles n’ont aucun fondement : une telle action ne peut plus être mise en œuvre, les banques centrales ayant des intérêts désormais divergents du fait du découplage entre les grandes régions économiques mondiales, comme l’a anticipé LEAP/E2020 depuis plusieurs mois. L’effondrement du Dollar US se nourrit de l’entrée en récession de l’économie américaine et d’une dévaluation connexe d’environ 50% par rapport aux autres grandes devises.

(5) Monnaies du Dollar Index : Euro, Yen, Dollar Canadien, Livre britannique, Franc suisse et Couronne suédoise. Si le Yuan chinois était intégré à cet index sa chute serait encore plus forte.

(6) Il y a même désormais des sites web qui se spécialisent sur le sujet, par exemple Depression2.TV dont le sous-titre est éloquent : « Survivre à la Seconde Grande Dépression ».

(7) Extrait du communiqué posté sur le site EconomicIndicators.Gov : « … l’ESA (Economics and Statistics Administration) avait initialement prévu de cesser le service (de publication des indicateurs) pour des raisons budgétaires, mais face aux réactions reçues par l’ESA, la décision a été prise de continuer le site … ».

(8) Source : Banking Information, Federal Reserve Bank of Atlanta (pour commander le DVD auprès de la Fed d’Atlanta, voici le lien direct ici)

(9) Voir GEAB N°22

(10) Source : Bloomberg, 14/03/2008

 
 
* I nati tra il 1946 e il 1964, i figli del cosiddetto boom economico dopo il quale ci fu un incremento vertiginoso delle nascite (G.P.)
 
** Già acquisita da JP Morgan (G.P)