FOGNA E BORDELLO COMUNISTA MODELLO di G.P.

Noi lo avevamo detto. Ormai non serve più Marx, qui ci vuole Freud per psicoanalizzare questi cialtroni. Da falce e martello a “fogna e bordello” il passo è stato breve, giusto il tempo di mandare Bertinotti a presiedere la camera. I leaders della cosiddetta sinistra radicale sembrano tanti casi clinici messi uno accanto all’altro a riprova che la patologia c’è davvero e si chiama “schizofrenia cronica del comunistardo di governo”. L’analisi eziologica non è roba da scienziati, si tratta della solita foia che prende alla testa quando di mezzo ci vanno prebende, auto blu e stipendi da nababbi.
Basta leggere le dichiarazioni di uno qualunque di questi animali da parlamento per rendersi conto della gravità della situazione. Prendiamone uno a caso e per cortesia di genere cominciamo da Manuela Palermi, la “pasionaria” che voleva schiaffeggiare Turigliatto per essersi astenuto sulla mozione del Ministro D’Alema riguardo il rifinanziamento della missione militare in Afghanistan (a proposito si sarà finalmente capito che ci fa l’esercito italiano laggiù?). Dice la senatrice: “Potremmo anche decidere di votarlo [il ddl sul welfare] ma un minuto dopo il voto cambia tutto, i rapporti non saranno più come prima”. E perché dopo? Prima si aderisce alla sodomizzazione dei lavoratori e poi si minaccia l’arrivo dei carrarmati. La diagnosi è di quelle facili: dissociazione mentale accompagnata da masochismo acuto. Molto meno certo è il decorso clinico della malattia che dipenderà dagli elettori del suo partito, con la speranza che questi possano abbreviare le sue crisi di coscienza praticandole l’eutanasia politica. Ma proseguiamo col florilegio di cazzate di questa gentaglia che ha perso totalmente la bussola passando all’insigne Franco Giordano segretario del Prc: “Il PRC voterà a favore della fiducia sul ddl per rispetto al vincolo(?) di maggioranza e considerando le conseguenze(?) di un eventuale voto contrario” ma “a questo punto c’è un vero e proprio riposizionamento strategico e a gennaio si dovrà aprire una nuova fase con una verifica politico-parlamentare”. Mi chiedo se è davvero così difficile salvare almeno la faccia ed evitare lo sdoppiamento psichico magari, che so, non sostenendo la fiducia messa come un ricatto da Prodi? Il governo cadrà e la maggioranza andrà in frantumi ma almeno il partito di Bertinotti potrebbe conservare un barlume di dignità da spendere nel prossimo futuro. Giordano, ovviamente, non riesce a comprendere nemmeno un principio tattico così banale figuriamoci se può essere l’artefice di un “ri-posizionamento strategico”.
Dovrebbe ormai essere chiaro che l’aborto semantico-politico chiamato sinistra di lotta e di governo è arrivato definitivamente al capolinea. Di ultimatum in ultimatum si era capito che l’unica prospettiva politica di questi lestofanti era lo scranno parlamentare dal quale promettevano, senza convinzione e sapendo di mentire spudoratamente, di far saltare la "diligenza" della Confindustria. Ed invece l’unica cosa che hanno fatto saltare è stata la pazienza e i nervi degli italiani ingannati dal governo Prodi e da un clima economico-politico sempre più asfittico.
Il richiamo alla disciplina di partito da parte di Giordano, per salvare il culo ad un burocrate di Stato come Prodi (appoggiato dai poteri più parassitari del capitalismo italiano) è la vera ciliegina sulla torta. Persino quel rospo di Dini si fa grande alle spalle di questi “quaquaraqua” concedendosi  dichiarazioni di sberleffo per una vittoria ottenuta con due soli parlamentari al seguito. Del resto Dini ha avuto ciò che voleva, il protocollo di luglio è intonso, anche le virgole sono al loro posto, mentre i comunisti hanno sbattuto, per l’ennesima volta, il sedere per terra.
Riesco persino a tollerare il sarcasmo di Cossiga su questa vicenda, trattandosi di un personaggio di una certa caratura politica , ma farsi prendere per i fondelli da un “nano” come Dini, nato con le arterie rinsecchite, mi pare davvero troppo. Com’è possibile che nel gruppo dirigente di Rc o del Pdci non ci sia più nessuno che riesca a mantenere la posizione eretta? Non sarà che la postura a 90° è l’atteggiamento preferito dai comunisti del XXI secolo?
Mi servirebbe un manuale d’insulti per coprire di vergogna questi mentecatti. Mentre il paese va letteralmente a rotoli i sedicenti radicali di sinistra riescono appena a convocare una segreteria urgente per riaffermare, dopo qualche finta titubanza, la loro inettitudine sotto forma di resa. Quanti milioni di persone avevano portato in piazza il 20 ottobre? Adesso vadano pure a spiegare al loro popolo che era tutto uno scherzo, una goliardata per tenere su il morale della truppa. Avevano promesso fuoco e fiamme sulla faccenda del welfare ma alla prima minaccia si sono defilati per paura di perdere il posto. Speriamo di essere all’ultimo atto di questa pagliacciata che trasborda in tutti i partiti dell’arco costituzionale. Quando questo governo tirerà le cuoia non ci sarà nessuno a rimpiangerlo, ci auguriamo solo che la sua caduta sia accompagnata da un terremoto che spazzi via tutto il marciume e gli ammassi di immondizia che coprono  l’orizzonte agli italiani. 

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MANDIAMOLI A LAVORARE :

Sull’Espresso di qualche settimana fa c’era un articoletto che spiega che recentemente il Parlamento ha votato all’UNANIMITA’ e senza astenuti (ma và?!) un aumento di stipendio per i parlamentari  pari a circa 1.135,00 EURO al mese.

Inoltre la mozione è stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali.

STIPENDIO Euro 19.150,00 AL MESE
 
STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese


PORTABORSE circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare)

RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese

INDENNITA’ DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00)

 

 

(nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00).
Intascano uno STIPENDIO e hanno diritto alla PENSIONE dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi (per ora!!!)

Circa Euro 103.000,00 li incassano con il RIMBORSO SPESE ELETTORALI (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera.
(Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l’auto blu ed una scorta sempre al suo servizio)

La classe politica ha causato al paese un DANNO di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO.

La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO !!

Far circolare……. si sta promovendo un referendum per  l’abolizione dei privilegi di tutti i parlamentari………… queste informazioni possono  essere lette solo attraverso Internet in quanto quasi tutti i mass-media rifiutano di  portarle a conoscenza degli italiani……

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