Gli aggressori sono gli statunitensi
In Ucraina è in corso un’aggressione, è quella di un esercito straniero composto da varie nazionalità e guidato dalla NATO. Ormai è chiaro ed evidente che a combattere contro i russofoni dell’est, in cui soccorso sono arrivati i soldati di Mosca, chiamati dai primi, ci siano dei famigerati conquistadores che capovolgendo la realtà si presentino come liberatori. È un vecchio trucco che noi italiani conosciamo bene ma che non abbiamo ancora imparato. Anche la retorica della resistenza Ucraina è una invenzione degli effettivi occupanti che hanno preso in mano le redini dello Stato ucraino. L’esercito di Kiev si è disgregato nei primi mesi di scontri ed è stato rimpiazzato da personale estero. La storia della resistenza Ucraina è dunque un’altra costruzione propagandistica che fa strame della verità. Come scrive Carl Schmitt “soltanto la sconfitta dell’esercito regolare mette alla prova la capacità di un popolo di passare alla resistenza armata contro l’occupante straniero…Essenziale [è] in ogni caso l’assenza di un comando centrale, senza la quale la genuina spontaneità di una guerra di popolo sarebbe stata semplicemente impossibile”.
Quanto avvenuto, invece, in Ucraina non ha nulla a che vedere con la spontaneità della gente che mai sarebbe andata a morire per l’oligarchia corrotta e predona del suo Paese e, soprattutto, non ha niente a che fare con l’assenza di un comando centrale, il quale è sempre stato in mano agli americani seppur gestito da quisling locali. Una lotta partigiana non può che nascere da detti presupposti i quali, se assenti, derubricano lo scenario effettivo a mera eterodirezione esterna.
Gli ucraini vengono ora rastrellati nelle loro case e mandati a morire al fronte, senza alcuna preparazione, male armati e contro la loro volontà. Si parla anche di giovani sotto i 18 anni lanciati nella mischia per mancanza di altri arruolabili. Sono mera carne da cannone utilizzata per coprire l’azione delle truppe NATO che si muovono sullo scenario di guerra con uniformi autoctone. Parlare di mercenari è ugualmente improprio perché di fatto si tratta di elementi che solo nominalmente possono essere “avventurieri” di guerra.
Contrariamente alla stupidità collettiva dei falsi professori ed esperti i quali, anche se favorevoli alla mediazione e alla pace, lo fanno sottolinenando che sono stati i russi ad aggredire, qui siamo sempre di fronte stesso decennale copione: gli invasori sono gli statunitensi. Occorre rimettere la testa sul collo e toglierla da sotto i piedi per codardia.