Grande e’ la confusione sotto il cielo di GLG

gianfranco

Di questi periodi, mi sembra diventare piuttosto corretta la vecchia frase attribuita a Mao e che diceva all’incirca: “grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è eccellente”. Lo scontro tra visioni molto diverse si sta accentuando nel mondo come nel cosiddetto “occidente” e in Italia. In Siria, Russia e Iran hanno del tutto sensatamente affermato che non si arresta lo scontro a Idlib a meno che gli antisiriani (perché Assad è la Siria, piaccia o non piaccia agli aggressori statunitensi ed “europeisti”) non si arrendano. I disgustosi mentitori Usa e UE urlano che si rischia una catastrofe “umanitaria” perché c’è tanta popolazione civile. Infami e falsi. Quando i “liberatori” statunitensi, criminali almeno tanto quanto i loro avversari, hanno bombardato Dresda e buttato le atomiche in Giappone, che c’era in quelle zone: SOLO popolazione civile. Russia e Iran hanno concesso una possibilità: che gli islamici radicali, finanziati dagli Usa per rovesciare Assad (obiettivo fallito!), cessino le ostilità; allora sono perfino disposti a consentire un corridoio per andarsene. La Turchia, com’era prevedibile, si differenzia (perché non è destinata ad un accordo permanente con la subpotenza concorrente, l’Iran), ma anche lei è incerta poiché negli Usa c’è scontro tra due fazioni e una, l’obamiana, potrebbe essere quella che ha tentato il colpo di Stato contro Erdogan. Adesso vedremo gli sviluppi.
In Italia pure esiste una “buona” situazione di tensione crescente. I “5 stelle” finalmente si smascherano per essere coloro che vorrebbero sostituirsi al Pd come sedicente “sinistra”. Il loro comportamento è esattamente quello dei postpiciisti (e “sinistri diccì”) all’epoca di “mani pulite”, operazione giudiziaria EVERSIVA che voleva creare un nuovo regime ancora più servo degli Usa rispetto al “centrosinistra” della prima Repubblica. Questo spiega perché i renziani – e anche altri settori del Pd (ma non tutti) – urlino al “mai con i pentastellati”; sono appunto quelli che vorrebbero prendere il loro posto. La Lega sta accentuando la tensione perché è evidente che deve tentare di arrivare a elezioni anticipate; e con una crescita di consensi, che le mosse degli avversari facilitano. Tuttavia, sia chiaro che vi sono due elementi deboli: la pura smania elettoralistica e il ritardo nella crescita di settori politici in forte accentuazione “antieuropeista” in paesi chiave come Germania e Francia, alleati di altri settori simili non ancora esistenti in Italia. Non è positivo guardare a Orban, che fra l’altro è di quel settore europeo “orientale”, fortemente anti-russo e nettamente filoamericano (sia con Obama che con Trump). Per fortuna, c’è scontro sempre più acceso proprio nel paese “padrone” di tutti questi paesi europei (sia nei vertici “europeisti” che in quelli sedicenti “populisti”). Detta situazione crea tensioni sempre più acute anche nella UE, ma siamo ancora lontani da quanto necessario: la nascita nei suddetti paesi chiave di movimenti immunizzati dalla degenerazione elettoralistica e pronti a dare una scossa di violenza inaudita almeno in Italia e Germania, eliminando senza mezzi termini la Dc tedesca e il Pd italiano (nel contempo neutralizzando i “5 stelle”). E tuttavia con chiaro schieramento assieme alla Russia per un autentico confronto, da pari a pari, con qualsiasi establishment prevalga negli Stati Uniti. Manca tale elemento decisivo; comunque “grande è la confusione sotto il cielo”.