I Perdenti del "boom" immobiliare
FONTE IPS
Marco A. Gandásegui, h. (traduzione dallo spagnolo di G.P.)
In Spagna si sente il colpo della spirale speculativa nel settore immobiliare. Negli USA la crisi ha fatto e continua a fare danni. A Panama tutti si aspettano che al più presto scoppi la bolla immobiliare. Ci sono coloro che dicono che il "boom" delle costruzioni si fermerà quando la gente perderà fiducia nel sistema. Una posizione che può seriamente essere messa in discussione. Negli USA il boom immobiliare si è andato ribassandosi quando i prestiti subprime hanno minato il mercato e decine di migliaia di famiglie sono finite per strada. In Spagna si è sgonfiata la domanda e migliaia di famiglie sono state rovinate. A Panama la speculazione si basa sulla concezione positiva che hanno gli investitori circa le spese pubbliche enormi che saranno prossimamente effettuate per l’allargamento del canale. L’entusiasmo ha invaso la città di Panama che nel 2007 ha autorizzato costruzioni per più di 2 miliardi di dollari. Tutto indica che il 2008 s’incammina nella stessa direzione. La domanda immobiliare attuale non risponde alle necessità che ha la gente di comperare una casa dove vivere. Coloro che cercano casa non hanno tra 150 e 250 mila dollari da investire. Ci sono appartamenti che benché non ancora costruiti sono già venduti per più di un milione di dollari. Gli appartamenti sono comperati e venduti da speculatori che scommettono sul futuro. Cioè, comperano oggi ad un prezzo e sperano domani di rivendere ad un prezzo superiore. La festa speculativa scommette sul fatto che l’allargamento del canale di Panama continui ad attirare investitori con fondi che di solito non appartengono a loro. Sono i promotori o i giocatori della borsa che lavorano con fondi comuni (risparmi derivanti dalla pensione dei lavoratori) degli USA, della Spagna, di altri paesi dell’Europa e, dal 2006, anche di Panama (non diciamo poi degli investitori che arrivano sulle spiagge panamensi con fondi ottenuti illegalmente cercando un mercato "per lavarli"). Gli investitori non scommettono sullo sviluppo di un paese. Non contribuiscono neppure alla crescita dell’economia. Gli esperti seguono il ciclo dei prezzi delle costruzioni comprando e vendendo. Con ogni ciclo (transazione) intascano un profitto. Quando il ciclo si romperà o terminerà, l’investitore resterà con alcune proprietà in mano. Quello è il momento per ritirarsi dal gioco e cercare altre attività proficue. Quando terminerà il "boom" i valori immobiliari cominceranno il loro cammino inverso. Anziché salire di prezzo, le proprietà inizieranno a "deprezzarsi", cioè, a perdere valore. L’appartamento che è stato presto venduto a 250 mila dollari non trova acquirenti e deve essere venduto soltanto alla metà o a meno del suo valore. L’investitore ha già fatto i suoi profitti e si allontana della scena della razzia, senza guardarsi indietro.
Ci sono tre perdenti:
Il primo perdente è il banchiere che perde i profitti straordinari che sperava di ottenere del "boom" speculativo. Il banchiere lavora con fondi comuni derivanti dai risparmi dei lavoratori o con titoli emessi da un certo governo. Tutto sommato il sistema bancario continua a guadagnare secondo il tasso normale.
I secondi perdenti sono milioni di lavoratori nel mondo intero che perdono le loro pensioni nel gioco speculativo degli investitori e dei banchieri. Ugualmente scompaiono i risparmi di chi ha comperato titoli emessi da un certo governo. La festa (e tutti i piatti rotti) è pagata dai lavoratori.
C’è un terzo perdente in un numero più esiguo. Sono le famiglie che hanno comperato un alloggio facendo sacrifici (pagando la prima rata ed eseguendo pagamenti mensili) per prezzo determinato. Quando si interromperà il "boom", le famiglie scopriranno che la loro proprietà ha perso gran parte del suo valore. A Panama ci sono molte famiglie che sono state attirate dal boom delle costruzioni. Hanno risparmi e decidono di salire sul carro del mercato immobiliare comperando un appartamento. Credono erroneamente che oltre a comperare una casa, stiano facendo anche un buon investimento. Credono che aumentando il valore della proprietà possano guadagnare sul mercato. Questa è una scommessa perdente e pericolosa nella misura in cui il ciclo speculativo ha il suo periodo di vita definita. A riprova di ciò ci sono gli USA, la Spagna ed altri paesi. Avrà il boom della costruzione a Panama la stessa durata dei lavori di allargamento del canale? Fino al 2012? O durerà meno? Fino al 2009? O sarà fino al 2015? Per gli investitori che speculano sul mercato immobiliare è indifferente la durata del boom. Quando collassa il mercato, l’investitore non si guarderà indietro, andrà avanti con il suo profitto nelle mani. I perdenti sono i lavoratori che vedono scomparire i fondi delle loro pensioni, le famiglie frustrate che perdono il loro alloggio e, infine, ci rimette lo sviluppo del paese. C’è un responsabile? Ovviamente sì. Il governo che si mette al servizio e al seguito degli speculatori, redigendo ed approvando leggi che permettono di corrompere funzionari e di appropriarsi dei risparmi di varie generazioni.
Marco A. Gandásegui,
ALAI, l’America latina in movimento
figlio, insegna all’università di Panama ed è ricercatore associato del Centro di Studi Latinoamericani (CELA) Justo Arosemena.