I TERREMOTATI PRIMA DI TUTTO, di GLG
Credo che possano tacere certe polemiche sull’inadeguatezza del territorio, e soprattutto costruzioni, in Italia rispetto ai fenomeni sismici. Ho letto da qualche parte: in Giappone o California non ci sarebbero stati tanti morti. L’Italia non potrà mai essere come il Giappone (non tutto) e tanto meno la California, che non ha una lunga storia. Invece nei prossimi giorni si dovrà seguire con attenzione l’opera di soccorso. La solidarietà non mancherà, non è mai mancata, anche se magari in qualche occasione piuttosto disordinata in modo da creare problemi invece di risolverli. Tuttavia, è da seguire l’organizzazione dei soccorsi da parte di corpi che dovrebbero essere già pronti all’intervento e a cui non debbono venire a mancare i mezzi per eventuali “risparmi” fatti in modo irresponsabile, così com’è avvenuto negli ultimi anni per la sanità (ed anche questa sarà fondamentale in questi primi periodi dopo il sisma). Non dovrebbe essere poi sottovalutata nemmeno la dura repressione dello sciacallaggio che sempre si sviluppa in queste occasioni, a volte proprio sotto la coperta della solidarietà.
E poi, nel più lungo periodo, vi sarà la necessaria opera di ricostruzione e riaccoglimento (o accoglimento in altri luoghi opportuni) di coloro che sono stati privati della loro abitazione e sradicati dai luoghi di insediamento sociale, venendo così a trovarsi in condizioni di massimo disagio. Qui avremo una pietra di paragone importante per giudicare i “buonisti” che ci stanno riempiendo, non certo per bontà ma per ben più infami propositi, di emigrati. I nostri “sfollati” devono avere l’assoluta precedenza rispetto a chicchessia. Basta con la solfa dei profughi dalla guerra. Anche noi, sia pure in altri anni ormai lontani, abbiamo conosciuto la guerra e le sue distruzioni, ecc. Non c’era luogo dove andare ed essere accolti come profughi. Al massimo si scappava dalle città e ci si rifugiava in campagna, dove si era ricevuti come si poteva e non certo con tutte le facilitazioni possibili. Adesso vedremo alla prova questi miserabili sempre pronti a fare i “buoni”, creando situazioni insostenibili a quote non indifferenti della popolazione italiana. Ripeto: i “sinistrati” del terremoto, come del resto tutti coloro che negli ultimi anni si sono impoveriti per la crisi, devono avere l’assoluta priorità rispetto a qualsiasi altro. E l’accoglienza deve infine essere ridotta in modo drastico, senza falsi pietismi, che nascondono ben altri propositi di ceti dirigenti del tutto disonesti e di quote di imbecilli ancora in pianto perché non si è riusciti a combattere e cambiare “il sistema” (dove loro vivono benissimo).
Il terremoto è venuto nel momento meno opportuno; del resto, non c’è mai un momento opportuno per simili tragici accadimenti. Approfittiamone comunque per giudicare infine l’azione di questi ceti detti dirigenti, con i loro intellettualoidi d’accatto. Se gli italiani non sapranno farsi valere, mettendo alla gogna i distorti pietismi di questi sciagurati, allora meritano quanto sta loro accadendo; e che pagheranno carissimo nel giro di, al massimo, dieci anni (e me la prendo lunga). Dobbiamo prendere a pedate i “buonisti” e tutti i loro servi nei media. Basta accoglimenti di migranti; pensiamo invece a noi poiché le nostre risorse non sono più tanto floride. E ogni qualche anno ci capitano, per soprammercato, questi eventi distruttivi e luttuosi.