I VERI COMPITI CHE INCOMBONO, di GLG

gianfranco

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sembra evidente che i gruppi politici, espressisi in Obama e Hillary Clinton, mostrano di essere i peggiori; e sono quelli appoggiati dall’establishment europeo ancora in piedi. Del resto, tutti fanno finta di dimenticare (altrimenti dovrei dubitare della loro essenza umana; anzi animale in genere perché i miei gatti hanno una memoria di ferro) che ancora tre-quattro giorni fa i vertici europei davano giudizi di volgare offesa sul formando governo italiano e sulla nostra popolazione, che si era espressa in prevalenza a favore di quei due partiti. Tutto questo non può non essere sempre tenuto presente perché sarà necessaria una costante consapevolezza di quali serpi velenose sono al nostro fianco in questa disgustosa e infame UE (e nella BCE condotta da un italiano che lo è solo di nascita, ma è un americano d’animo al 100%).

Detto questo, non crediamo che gli “altri Usa quelli deivertici dirigenti che si rappresentano in Trump; e pure in Bannon siano disposti a trattarci da pari a pari. Sono stati per troppo tempo i più potenti del mondo – e a tale ruolo sono assurti con una terribile guerra civile in cui hanno schiacciato ed eliminato totalmente i loro “cotonieri” – per non volersi (e credersi) i primi del mondo. Lo possono dire a volte sinceramente (“America first”), altre volte sono ipocriti e fintamente “egualitari”; sono sempre i più smaniosi di potere globale e pronti a commettere nefandezze e prepotenze di fronte alle quali quelle (pur terribili, sia chiaro) degli stessi nazisti appaiono infantili pretese di superiorità. Pur con tutta l’ammirazione e giusta valutazione di una serie di espressioni culturali statunitensi – io apprezzo senza riserve il loro cinema (di più quello di un tempo), la loro letteratura (di più quella di un tempo), il jazz e la musica “leggera”, ecc. – ci si deve rendere conto che i gruppi dominanti di quel paese, nato dallo sterminio completo di un popolo non certo “inferiore” (se non in potenza armata), sono dei criminali di primaria grandezza.

Teniamolo presente. Soprattutto ricordiamoci che, all’uscita dalla seconda guerra mondiale, l’Italia (con gli altri paesi europei) è stata in mano, magari non esaustivamente, di gruppi dirigenti asserviti ai “degenerati” d’oltreatlantico. Non ci si illuda oggi su Trump, anche se è soprattutto indispensabile impedire il ritorno del vecchio establishment, cui quello della UE è succube. E non scordiamoci mai che, malgrado alcuni settori politici italiani l’abbiano tentato, non si è riusciti a schiacciare i nostri “cotonieri”, servi degli Usa. Nel 1962, con la nazionalizzazione dell’industria elettrica (formazione dell’ENEL), il settore pubblico, che contava alcuni gruppi strategici d’avanguardia, era arrivato al 50% dell’intera industria, mentre dall’“altra parte” stava quella privata guidata dalla Fiat e dalle branche della seconda rivoluzione industriale (appunto i “cotonieri” in relazione a certi gruppi del “pubblico”). Ed era un settore in formazione dal 1933 con la creazione dell’IRI.

Proprio da quel 1962, però, iniziò la lenta ma progressiva rimonta dei “cotonieri”, coadiuvata dall’“incidente” (assassinio) di Mattei, accaduto per “linee interne”, celate dietro molte bugie e svariati depistaggi. Tale rimonta si è accelerata negli anni ’70 con il passaggio di campo del Pci e il “compromesso storico” condotto con la progressiva crescente influenza della corrente di “sinistra” della DC (in specie dopo la ben calcolata soppressione di Moro, anche questa avvenuta con la grande menzogna del ruolo delle BR, che si sono prestate ad un gioco reazionario fingendosi “rivoluzionarie”). Infine, al crollo del sistema bipolare e quindi dell’URSS (cui ancora una parte della “base” dell’ormai “fu” Pci guardava), “mani pulite” annientò la prima Repubblica e cercò di creare un nuovo regime con gli ex piciisti e i diccì detti di “sinistra”. Operazione mai ben riuscita, ma che ha dato vita ad un quarto di secolo di continua degenerazione, di sempre più disgustoso asservimento italiano agli Usa – prepotenti e assassini; e che ormai si credevano i soli a dominare il mondo – e ad una UE, creata in base ai progetti degli ignobili “padri dell’Europa” finanziati dalla Cia.

Sta cambiando quest’epoca, ma non abbiamo ancora le forze in grado di scatenare la “giusta ira” distruttiva e annientatrice di tutta questa merda, accumulatasi in tanti decenni. A questo dovranno lavorare quelli che sinceramente vogliono mettere fine al predominio mondiale degli Usa (oggi in qualche difficoltà), favorendo non solo a parole il potenziarsi del multipolarismo, fonte di nuova necessaria trasformazione di questa società umana arrivata ad un pericoloso punto di degrado.