IL COMPITO CENTRALE DELL’EPOCA
senza bisogno di commenti. Mi sembra preciso nel descrivere l’orrore di un crimine fra i maggiori mai compiuti e che mai ha subito condanne del “tipo Norimberga”; e nell’indicare l’inutilità dell’atto a fini bellici (ormai i giapponesi erano disposti alla resa) mentre si trattava in realtà dell’apertura della “guerra fredda” contro l’Urss, mai considerata una vera alleata e di cui si voleva impedire la completa occupazione della Germania ormai a portata di mano. Venire a raccontare che il nazifascismo è pura mostruosità, che Hitler era folle e altre scemenze del genere, non può non rischiare una reviviscenza di ideologie che sono in realtà un grave arretramento politico, una ripresa di nostalgie che impediscono il riconoscimento della fine storica di determinati movimenti del ‘900. Bisogna invece accettare la realtà ormai mutata e tuttavia sapere che resta in piedi il più prepotente e mortifero tra i paesi del mondo. E’ necessario ergersi con sempre maggiore determinazione contro i centri di potere che lo dirigono da sempre (sia pure con mutamenti strategici) e quindi eliminare, con la dovuta cattiveria e spietatezza, tutte le forze servili che essi hanno messo in piedi nel mondo, in particolare in questa nostra area europea. Questo il compito decisivo che dovrebbero assolvere autentiche forze politiche autonomistiche “nostrane”, senza più continuare con le manie (che sembrano reali malattie) di fascismo e antifascismo, di comunismo e anticomunismo. Il fine fondamentale da assumersi in quest’epoca deve essere la lotta contro gli Stati Uniti e le loro dirigenze delinquenziali, suscitando un movimento che coinvolga, in primo luogo, rilevanti paesi europei e la Russia.
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