Il meno peggio

gianfranco

 

Beh, a questo punto è ovvio che qualsiasi persona, che non si senta parte dell’establishment (almeno in potenza), è obbligata a votare NO. La mossa degli 85 euro (lordi) agli statali (siamo poi sicuri che non incideranno sul “bonus” degli 80?) è di una indecenza unica. Sono anche capaci di recuperarli accettando le proposte di quel “benefattore” di Boeri, che propone un contributo di “solidarietà” (solo da parte sua al governo e con soldi non suoi) per i pensionati con 1800 o 2000 euro (sempre lordi). C’è il SI di Prodi, quello che iniziò da presidente IRI la rovina dell’industria pubblica (e voleva svendere la SME a De Benedetti e fu bloccato da Craxi), membro di quella “sinistra DC” salvata da “mani pulite” per fare da stampella al post-piciisti da Occhetto in giù (o in su?). Ha sempre parlato malissimo di Renzi, quindi deve avere avuto qualche promessa di quelle “appetitose”. Poi c’è il SI di Briatore. E ancora Berlusconi – mostrando il suo vero volto di complice che deve restare legato al centro-destra per continuare a danneggiarlo anche dopo il 4 dicembre – afferma, esagerando, che se vince il SI è meglio espatriare; dichiarazione da appaiarsi a quella secondo cui si avrebbe la “dittatura”. Infine, la disoccupazione sarebbe diminuita (condizionale d’obbligo perché le statistiche sono ormai manovrate ancor peggio che nei paesi “socialisti” d’antan), ma è aumentato di molto il precariato. La qual cosa dimostra a iosa che siamo sempre – e non solo in Italia! – nella crisi di tendenziale depressione del tipo di quella, da me infinite volte ricordata, del 1873-96, legata al declino inglese e al crescere del multipolarismo con sregolazione complessiva dei vari sistemi economici. Insomma, solo un ignaro o uno che ottiene favori da questo governo può votare SI; e anche astenersi non è più possibile.

 

Naturalmente, ribadisco che il fronte del NO è solo il meno peggio in una situazione in cui il peggio è veramente l’annientamento di questo paese, l’inizio di una sua vertiginosa discesa agli inferi. Tuttavia, occorrerebbe ben altro. Sarebbe necessaria quella che viene definita “dittatura”: da parte di una forza politica feroce, che faccia pagare alla “sinistra” (e ai suoi complici tipo il “nano d’Arcore”) un prezzo terribilmente elevato, con annientamento totale delle sue organizzazioni e messa in galera o peggio dei suoi sostenitori. Non c’è nulla del genere (ma verrà, purtroppo ci vorrà un bel po’ di tempo, ma arriverà) e dunque al momento non resta che un misero NO. Buona fortuna perché ho molti timori; e dei sondaggi mi fido meno che niente.