Il superamento dell’Occidente
L’Occidente non sta tramontando, per citare un famosissimo testo. L’Occidente sta per essere superato e in alcuni campi è già stato sopravanzato. Il suo faro è divenuto sempre più fioco per il resto del mondo che non gli riconosce più autorità e autorevolezza. Un’epoca è dunque al suo epilogo ma la Storia non si ferma e non finisce, nonostante l’ubriacatura post-guerra fredda dell’impero che credeva di aver raggiunto una preminenza assoluta, definitiva e irreversibile. La Storia non è mai terminata, invece declina banalmente quella profezia irrealistica e autoillusoria che lo aveva creduto.
Certo, parliamo di superamento ancora relativo ma la tendenza è pressoché inequivocabile e inarrestabile. L’Occidente cercherà di resistere strenuamente ai suoi competitori, proverà a frenarne l’avanzata e a rallentarne i passi, rivedendo i propri obiettivi e riaggiustando la propria collocazione geopolitica, ma non potrà arrestare il cambiamento che scuoterà le tessere della scacchiera mondiale rendendola irriconoscibile al vecchio sguardo.
La propaganda occidentale non potrà coprire ancora a lungo l’impietosa realtà. Gli Usa e i loro alleati potranno nascondersi per qualche tempo dietro l’Ucraina o dietro Israele, portando caos e distruzione, ma non succederà per sempre. In questa fase chi declina e chi sale si trovano ancora in uno spazio comune in cui non conviene a nessuno uno scontro frontale. Ed è per questo che per ora non ci sarà nessuna guerra mondiale.
Il regime occidentale sta raccontando balle a tutti sulle prossime imminenti vittorie di Kiev e Gerusalemme. È solo fumo da gettare negli occhi della pubblica opinione. Usa e paesi servi non hanno il potenziale bellico per raggiungere obiettivi così ambiziosi. L’Ucraina crollerà e Israele continuerà a fare stragi di civili palestinesi ma non riuscirà a debellare i suoi nemici che si moltiplicheranno anziché diminuire. Almeno fino a che un missile inintercettabile di fabbricazione russa non metterà fine a ogni pretesa fuori corso storico.