India e Pakistan siglano un patto per la mutua sicurezza
New Delhi (AFP) 4 Febbraio 2008
Nota di A.Lattanzio: Ecco perchè Benazir Bhutto è stata inviata, dalle centrali anglostatunitensi, in Pakistan per le elezioni locali: per evitare la seguente manovra di aviccinamento India-Pakistan. Cosa che è stata anche il motivo per cui si è decisa la sua eliminazione (da ambienti interni del Pakistan). Altro che Musharaff servo degli USA e il Pakistan colonia di Washington.
L’India e Pakistan, lunedì, hanno siglato un accordo per lo scambio di informazioni sulla sicurezza, affermano degli ufficiali, aprendo un nuovo canale di comunicazioni tra i due paesi rivali con armi nucleari.
L’accordo chiarisce il modo per un regolare contatto tra l’Institute of Defence Studies and Analysis (IDSA) fondato dai militari Indiani ed l’Institute for Strategic Studies (ISS) dello stato Pakistano.
“Lo scopo è costruire un canale di comunicazione al livello di studi, poiché lo scambio di studi sulla sicurezza è stata limitata dagli esigui legami che avevamo”, ha detto il direttore dell’ISDA, Narendra Sisodia, all’AFP.
L’ex segretario alla difesa Indiana, che ha siglato l’accordo con la sua controparte nell’ISS, Shireen Mazari, afferma che è un accordo chiave, poiché “eccetto per i contatti nei forum internazionali, non abbiamo mai aperto una discussione sulle questioni della sicurezza.”
Il patto, per primo promosso dall’India nel 2004, prevede che i due mutualmente sospettosi think tanks inviino esperti per partecipare ai lavori sponsorizzati dallo stato in India e Pakistan ed, quindi, si impegni in programmi per congiunte ricerche militari.
I rivali del Sud Asia, che hanno combattuto tre guerre fin dalla loro indipendenza dal dominio inglese, nel 1947, hanno iniziato un lento processo di pace nel 2004, cinque anni dopo essere arrivati pericolosamente vicini alla loro quarta guerra.
Il dialogo ha portato a più vicini contatti politici e a maggiori legami nel trasporto, ma i due eserciti hanno evitato diretti contatti, tranne che per le annuali discussioni per le dispute irrisolte.
Il nocciolo della questione è la regione a maggioranza Mussulmana del Kashmir, che è reclamata da ognuno nella totalità. Anche se controllata in parte.
Le due parti hanno salutato l’accordo come un “importante” patto e dicono che contribuirà al processo di pace.
“Tale accordo di collaborazione è considerato una importante misura di reciproca fiducia tra India e Pakistan”, afferma una dichiarazione ufficiale fatta dopo la firma.
Il patto aiuterà a “stabilire dei legami diretti accademici e di studio, scambi di idee su questioni di comune preoccupazione e condurre delle conferenze di studio, seminari e tavole rotonde”, aggiunge.
Sisodia, dell’IDSA, tuttavia ha detto, con cautela, che l’accordo tra IDSA ed ISS non sostituirà il dialogo ufficiale.
“Non ci aspetteremo che ciò sia il surrogato per i contatti ufficiali”, ha detto.
“Mantenere un qualsiasi dialogo con il Pakistan, a livello non-ufficiale non è mai stato facile e enormi carenza restano”, aggiunge Sujit Dutta, capo della South Asian Studies unit dell’IDSA.
“Tuttavia, ciò ci aiuterà ad ottenere dei franchi scambi di punti di vista che ci faranno vedere dove il nostro pensiero finisce”, ha detto.
Il Pakistan rigetta il report dell intelligence USA sulle armi nucleari Islamabad (AFP) 6 Febbraio 2008
Il ministro degli esteri del Pakistan ha respinto, mercoledì, un report dell intelligence USA, che afferma la ” vulnerabilità” del controllo dei militari sulle loro armi nucleari.
L intelligence USA, nella sua annuale osservazione sulle minacce, dice che l’attuale incertezza politica nella Repubblica Islamica non ha degradato la sicurezza intorno alle sue testate atomiche.
Afferma che la situazione “non minaccia seriamente il controllo dei militari sull’arsenale nucleare, ma vi sono delle vulnerabilità.”
Il portavoce del ministero degli esteri Pakistano, Mohammed Sadiq, dice qui che non bisogna essere preoccupati in materia.
“L’arsenale del Pakistan è sicuro. Non vi sono motivi per preoccuparsi su ipotetici scenari che hanno zero probabilità”, dice Sadiq al briefing settimanale.
Sadiq ha anche respinto le critiche nei media occidentali, nel registrare il confronto del Pakistan con i militanti, nel mezzo dell’ondata di violenza Islamista nel paese.
“Ciò che il Pakistan ha fatto per contrastare la sfida di Al-Qaeda e contrastare la sfida del terrorismo, è ben noto. Non abbiamo bisogno di ripetere ciò”, ha detto Sadiq.
“Il Pakistan ha fatto più sacrifici di qualsiasi altro paese, in questa guerra.”
Il Pakistan ha ucciso o catturato molti leader di Al-Qaeda fin dal 2001, ma gli ufficiali USA dicono che le sue regioni tribali, che confinano con l’Afghanistan, sono divenute un santuario sicuro per i militanti Islamisti.
Un alto comandante di Al-Qaeda è stato ucciso da un attacco missilistico USA nella zona tribale del Nord Waziristan, la settimana scorsa.