LA RIPRESA FRA TRE ANNI …..O NO? a cura di GLG

Da TG.com

 

˂˂Nel 2009 la crescita sarà negativa e la disoccupazione aumenterà. Per vedere la ripresa bisognerà aspettare ancora tre anni. Questo il messaggio principale del governatore della Federal Reserve, Ben Bernanke, che ha parlato davanti al Congresso Usa. Il numero uno della banca centrale americana ha aggiunto che gli indicatori restano negativi e che gli Usa stanno attraversando una grave fase di contrazione.

I dubbi di Bernanke
Che le azioni del governo portino a una stabilizzazione dei mercati è tutt’altro che certo per il numero uno Fed dal momento che tutte le misure adottate nell’ultimo anno non sono valse a raggiungere questo scopo. Tanto che Wall Street lunedì è scesa sui valori più bassi dal 1997. Resta il problema di un ciclo vizioso in cui le tensioni del ciclo economico e i problemi del mondo finanziario si rafforzano a vicenda in una spirale ribassista. “Se le azioni adottate dall’amministrazione” ha detto Bernanke alla commissione bancaria del Senato “dal Congresso e dalla Federal Reserve avranno successo nel ricreare almeno in parte un clima di stabilità finanziaria, e solo in quel caso a mio parere, allora vi è una prospettiva ragionevole che l’attuale recessione possa finire nel 2009 e che il 2010 possa essere l’anno della ripresa”˃˃. (fin qui la notizia di TGcom; e anche dell’Ansa)

 

Commento. La prima parte sembra finalmente sensata. Dire tre anni è come dirne quattro o cinque o altra cifra; comunque un periodo tutt’altro che breve, e dal quale non si sa bene come si esce. Un conto è un nuovo boom, un conto è una sostanziale stagnazione come quelle seguite alla crisi del 1907 (arrivata di fatto alla prima guerra mondiale) e a quella del 1929, anch’essa in pratica durata fino alla seconda. Sono prospettive molto diverse, chiunque lo capisce. Tuttavia, si comprende ancor meno la “capriola finale”: la recessione potrebbe finire con il 2009 e la ripresa iniziare nel 2010. E i tre anni? Forse il mistero si risolve con quel “se le azioni adottate dall’amministrazione, dal Congresso, dalla Federal Reserve avranno successo”. C’era una volta un detto: “se mia nonna avesse le ruote sarebbe un carretto”. Abbiamo capito: anche i grandi banchieri si attengono a questi detti di antica saggezza popolare. Adesso stiamo finalmente tranquilli!