LA RISCOSSA DEL CETO SEMI-COLTO

 

Vi proponiamo il testo con il quale è stato chiamato a raccolta (dai leader del ceto semicolto della sinistra resistenzialantifascista-antiberlusconiana-volenterosa-benpensante-politicallycorrect-evvivalafrica-labetancourt-idico-lalibertàdipensierodebole-mammaliturchi-licinesi-lirussi-ladittaturamediatica-ilclericofascismo e luoghi comuni farneticando all’infinito) il popolo “sano e robusto” della parte democratica di questo paese (contro gli stessi dirigenti del partito veltroniano, rei di troppo inciuciare con l’incarnazione del demonio, il quale una volta sceglieva belle e prosperose donne per corrompere l’umanità mentre oggi si contenta di nanetti calvi e nerboruti), al fine di impedire che il tycoon nero di Arcore si approvi le sue fascistissime leggi, attenti all’ordine demoprogressista, alla costituzione repubblicana, al libero giornalismo, all’intellettualità diffusa.

Al grido di “il mass media sei tu!” si innalzeranno le barricate per difendere lo stivale, la libertà, la giustizia ecc.ecc., dall’assalto delle camicie verdi, azzurre, bianconere e dai manganellatori in doppiopetto accompagnati dalle solite muse dedite alla fellatio.

Non abbiamo più parole per descrivere questi mentecatti di sinistra, R.S., che è più saggia di noi, qualcosa vuole ancora aggiungerla…

 

 

COMMENTO DI R.S.

 

Sinceramente, mi sentirei molto in difficoltà a partecipare ad una manifestazione le cui parole d’ordine mi richiamano (e questo richiamo che sento sarà solo deformazione professionale?) proprio la terminologia usata dal ‘sistema’ che si vuole combattere.

"Leggi-canaglia", ad esempio: nè più nè meno del concetto "Stati-canaglia"  usato dagli Stati Uniti contro gli Stati che non si allineano e che quindi sono, per ciò stesso, passibili di aggressione. Se non la pensate come me, siete contro di me.

E poi:

"Vi chiediamo l’impegno a <farvi leader>….. I mass-media di questa manifestazione siete solo voi": mi ero dunque illusa, rispetto al progetto di questa manifestazione,  nell’aspettarmi un qualche modello nuovo di pensiero (oltre al trito e ritrito "la nostra fedeltà alla Costituzione repubblicana nata dai valori della Resistenza antifascista", diventato un mero slogan da utilizzarsi come una carta Jolly. Perchè sappiamo bene come molte altre volte è stata usata!)?

 E, infine, non credevo ci fosse bisogno di terminologie da convention,  che strappano le ovazioni (tipo quelle espresse nel film di Virzì, "Tutta la vita davanti"):  lasciamole al Berlusca, tanto criticato per questo (e, ovviamente, non solo per questo).

Ma ho il dubbio  (e Brecht diceva: … "a chi è guidato, permetti il dubbio") che, invece, ci sia, di fatto, un Berlusca-pensiero acquattato in molti di coloro che lo attaccano. Ma non perchè il Berlusca-pirla è così potente da aver contaminato le menti di poveri derelitti. Bensì perchè questi poveri derelitti vedono realizzarsi all’esterno qualche cosa che non riescono a tollerare al loro interno.

Anche qui, si dirà,  sarà la mia deformazione professionale. Per cui vorrei lasciare la parola agli artisti che ‘vedono’ più di quanto i nostri ‘obsoleti’ occhi riescono a vedere. E mi appello nuovamente a Brecht quando diceva: "Al momento di marciare molti non sanno/ che alla loro testa marcia il nemico./ La voce che li comanda/ è la voce del loro nemico./ E chi parla del nemico/ è lui stesso il nemico".

A questo punto (visto che non c’è alba di altro di più importante a cui pensare),  pongo anch’io una domanda fondamentale (?), che non sarà originale ma almeno potrà dare ulteriore fiato e vitalità al ‘giornalismo’, al ‘diritto di cronaca’, all”architrave della convivenza civile’, alla ‘legge uguale per tutti’:

"Cummannari è megghio ‘ca futtiri"?

 

R.S.

 

N.B. Mi si dirà che non tengo conto dei contenuti. Ma la forma, veicolando dei contenuti, diventa contenuto essa stessa.

 

Roma, 8 luglio, manifestazione in piazza del Pantheon. Passaparola!


Colombo, Pardi, Flores d’Arcais: tutti in piazza contro le leggi-canaglia

 

"Care concittadine e cari concittadini,

 
il governo Berlusconi sta facendo approvare una raffica di leggi-canaglia con cui distruggere il giornalismo, il diritto di cronaca e l’architrave della convivenza civile, la legge uguale per tutti.

 

Questo attacco senza precedenti ai principi della Costituzione impone a ogni democratico il dovere di scendere in piazza subito, prima che il vulnus alle istituzioni repubblicane diventi irreversibile.

Poiché il maggior partito di opposizione ancora non ha ottemperato al mandato degli elettori, tocca a noi cittadini auto-organizzarci. Contro le leggi-canaglia, in difesa del libero giornalismo e della legge eguale per tutti, ci diamo appuntamento a Roma l’8 luglio in piazza del Pantheon alle ore 18, per testimoniare con la nostra opposizione – morale, prima ancora che politica – la nostra fedeltà alla Costituzione repubblicana nata dai valori della Resistenza antifascista.

Vi chiediamo l’impegno a "farvi leader", a mobilitare fin da oggi, con mail, telefonate, blog, tutti i democratici. La televisione di regime, ormai unificata e asservita, opererà la censura del silenzio.

 

I mass-media di questa manifestazione siete solo voi."

 

On Furio Colombo

 
Sen. Francesco Pardi

 
Paolo Flores d’Arcais