LA STRAGE DIMENTICATA di F. D’Attanasio
Carla Del Ponte, ex procuratore capo del tribunale per i crimini di guerra nell’ex Jugoslavia, ha scritto un libro, di prossima pubblicazione in Italia, in cui rivela molti particolari accaduti durante le guerre balcaniche. Ne parla Fausto Biloslavo in un suo articolo apparso su il Giornale del 22 Marzo, il quale mette in risalto in particolare un avvenimento risalente all’estate del 1999, quando l’Uck, vittorioso grazie ai bombardamenti della Nato, entra in Kosovo ed inizia la sua opera di vendetta a danno dei serbi. Tra i tanti orribili fatti, accadde che diversi prigionieri, circa
Ma a questo punto è bene ricordare che i due principali comandanti dell’Uck erano Haradinaj, attualmente dietro le sbarre all’Aia per rispondere di crimini di guerra, e Thaqi, che è attualmente, incredibile a dirsi, primo ministro del Kosovo indipendente. Chiaramente i mezzi di informazione che vanno per la maggiore non hanno niente da dire in proposito, impegnati come sono a stigmatizzare le autorità cinesi rei di reprimere le aspirazioni del popolo tibetano. Non parliamo poi del nostro mondo politico istituzionale, quelle “facce” sono sempre le stesse e sempre lì a parlarci di democrazia e libertà. Chiaramente non provano la minima vergogna perché la dignità non ce l’hanno, o perlomeno ce l’hanno ma di un tipo che non può, a mio avviso, essere considerato umano, ma di esseri replicanti, alla guisa di umanoidi progettati e realizzati in laboratorio. La guerra alla Serbia da parte della Nato fu un’aggressione criminale a tutti gli effetti, i paesi europei, compresa l’Italia dell’allora primo ministro D’Alema, ebbero un ruolo non secondario nell’obbedire e servire le mire espansioniste statunitensi, perché solo di questo si trattò e niente più. Ed il riconoscimento del Kosovo indipendente, violando ancora una volta in maniera del tutto spudorata le più elementari norme del diritto internazionale (ma si sa il diritto in questi tipo di società ed organizzazione internazionale non è altro che un’arma di cui solo pochi possono usufruire appieno per ribadire e rafforzare la propria superiorità) non fa altro che portare a compimento la strategia americana in quella parte del mondo, fra l’altro molto vicino al nostro, le cui conseguenze si dovranno ancora manifestare con tutta la loro intensità. Voglio ricordare che l’ex presidente della repubblica Cossiga, non molto tempo addietro, ci ha rivelato che D’Alema fu messo (da lui ed altri importanti ambienti politici americani) a presiedere il consiglio dei ministri proprio perché ritenuto il più adatto a gestire politicamente una situazione così delicata, non solo per l’Italia, ma appunto per tutto il piano geo-stategico imperialista degli USA. A quei tempi fu montata una campagna propagandista pro-intervento con pochi precedenti, ad essa pochissimi riuscirono a sottrarsi; Milosevic fu dipinto come un criminale dittatore al pari se non superiore ad Hitler, colpevole di aver ordinato e quindi attuato tramite le forze militari del suo paese la pulizia etnica ai danni della minoranza albanese del Kosovo. In prima battuta
23 Marzo.