LA TESTA SUL MURO DI A. BERLENDIS
“Il sempre comandante Fausto Bertinotti si rivolterebbe nel cachemire. Ma come, una vita passata a riconoscere l’importanza planetaria di quel 9 novembre 1989 e l’ex onorevole del Prc Vladimir Luxuria affonda proprio sul Muro di Berlino ?” Infatti il perfetto prodotto della sottocultura radical “Sulla lavagnetta Vladimir scrive «1985»” (Elsa Muschella www.corriere.it 8 ottobre 2008)
Sappiamo oggi con ragionevole certezza che almeno uno dei pezzi di quel muro è caduto sulla testa (peraltro vuota) di un articolista di Liberazione che—nell’edizione odierna,oltre ad aver posto la foto del soggetto in prima pagina—ha scritto le seguenti parole :
“Vladimir come Obama ? E’ un po’ esagerato, ma fatecelo dire. Con il primo presidente afroamericano che va alla Casa Bianca si rompe il pregiudizio che per più di un secolo ha tenuto un popolo lontano dalla più importante istituzione americana, con Vladimir all’ Isola si rompe il tabù dell’eterosessualità a tutti i costi.” (Angela Azzaro ‘ForzaVladimir,hai vinto tu’ www.liberazione.it 25 novembre 2008)
La spiegazione della schifosa e penosa degenerazione, la troviamo nel nuovo libro di Bruno Vespa, ‘Viaggio in un’Italia diversa’, dove il pvofessov (col contratto di associato all’Università di Perugia) Fausto Bertinotti ha vergato la seguente frase : il “Comunismo è una parola indicibile . Se fermi qualcuno per strada e gli dici : io sono comunista, quello non ti capisce”.
Si, è proprio indicibile, se riferito ad esimi rappresentanti del genere, come la vincitrice dell’ ‘isola dei famosi’ o il vincitore del premio ‘famosi sull’isola che non c’è’ (come ‘l’altro mondo possibile’ ). D’altronde il pvofessov Bertinotti aveva già superato l’allieva in direzione dell’allucinazione politicamente demenziale e offuscante per i dominati (i dominanti ringraziano ancora oggi…), quando di fronte alla criminale aggressione Usa all’Iraq si espresse con le seguenti parole : “… si è sollevato un’opinione pubblica mondiale contro la guerra e che da un giornale come il New York Times è stata eletta a seconda superpotenza mondiale.”( Dichiarazione di voto di Fausto Bertinotti alla seduta della Camera dei Deputati del 19 marzo 2003 sugli sviluppi della crisi irachena come segretario del Prc.).
Di costui Gramsci ( di cui Liberazione aveva spudoratamente falsificato una frase posta nella testata arruolandolo nella sinistra) ne aveva già dato una definizione adeguata : “asino bardato” !