LI AVETE VOTATI? VI HANNO GABBATI.
LI AVETE VOTATI? VI HANNO GABBATI.
La pantomima dei partiti in Italia è ormai acclarata. Tutti contro tutti ed ognuno pronto a piegarsi ad un governo del Presidente, per il bene del Paese, ça va sans dire, che si incammini sulla strada dei precedenti esecutivi. Il pretesto, in mancanza di intese tra le parti, sarà la riforma della legge elettorale. Ma stabilita l’impossibilità di trovare un accordo per modificare il sistema di voto s’individuerà qualche altra urgenza che impedirà di sciogliere le camere e tornare al voto, scippando nuovamente i cittadini dei loro diritti.
Una consonanza sul modello elettorale da adottare è però l’unica questione realmente irrisolvibile della fase politica. I 5 Stelle, primi per consensi, pretenderanno una legge che premi il partito con più preferenze. Il Centro-destra, invece, una favorevole alle coalizioni e non ai movimenti che corrono in solitaria. Il Pd qualsiasi altro sistema che impedisca agli avversari di governare (il rosatellum è stato il frutto avvelenato di questa logica) o, almeno, qualcosa che resusciti una specie di patto del nazareno tra i soliti lazzaroni. Insomma, non arriveranno a nulla ma, nel frattempo, sarà riuscito ad insediarsi un gabinetto di salute pubblica che la salute la toglierà al popolo italiano, come già accaduto negli ultimi anni. Dalle voci che trapelano si sa che Mattarella non ha intenzione di dare l’incarico a Salvini che sarebbe, ovviamente, inadatto allo scopo prefissato. Di Maio idem. “Traghettatori” di F.I. sarebbero invisi a Salvini e Di Maio. Uno del Pd non potrebbe nemmeno affacciarsi alla soglia di Palazzo Chigi senza scatenare una guerra civile.
In queste ore circola l’ipotesi di Giorgetti (n.2 della Lega) sostenuto da centro-destra e Pd. Un Renzusconi mascherato con l’appoggio di Lega e FdI (ma non erano pericolosi populisti e razzisti?). L’obiettivo del Colle è, in ogni caso, quello di identificare qualcuno che duri abbastanza a lungo perché tanto non si farà nessuna legge elettorale. Si vuole soltanto ricominciare a gabbare gli italiani che, in un certo senso, se lo sono meritati perchè hanno creduto di poter svoltare recandosi alle urne, il 4 marzo scorso. Ma è proprio questa finta democrazia che si deve buttare a mare. Come dice giustamente La Grassa: “nel 1953, la DC tentò con il premio di maggioranza, ma che scattava al 50% + 1. Si fece gran can can contro la ‘Legge truffa’ (così è passata alla storia); e non ebbe successo per un pelo (49 e rotti %) con grande festeggiamento dell’opposizione (allora sia Pci che Psi). E una volta fallito l’obiettivo, da molte parti (non solo appartenenti all’opposizione) si ammise che era una legge “antidemocratica”; sempre nel senso della “democrazia” del voto, cioè del sondaggio d’opinione su com’è andata – cioè quale successo ha avuto – la pubblicità di quel “prodotto” (partito) presso i “consumatori” (elettori). Adesso si pensa a premi di maggioranza ben prima del 50% dei voti validi. In Francia, con circa un quarto degli elettori, Macron si è preso una maggioranza assoluta. Qui non so come si potrebbe fare. Se il premio è per il partito, lo prendono i “5 stelle”. Se è per schieramento, lo prende quello di tre sciamannati che non la pensano affatto nello stesso modo sull’Europa, sui rapporti internazionali, sul “populismo” di personaggi alla Orban, ecc. Non sanno come meglio fregare il “poppolo” dichiarato “sovrano”. Tuttavia, anche questa popolazione (che non è un popolo, bensì un insieme di strati e comparti sociali assai diversi) non riesce ancora a capire che deve liberarsi di tutti questi cialtroni”.
Questa è la situazione. Tuttavia, faccio una previsione da prendere molto con le pinze. Se i diabolici disegni di cui sopra non dovessero funzionare ci sarebbe un’altra carta da piazzare. Forse l’ultima di questa classe dirigente vergognosa giunta ad un pensoso stallo istituzionale (oltre che economico, politico e sociale). Potrebbe essere la volta buona per Mario Draghi o per uno che gli somigli molto. Ma sarebbe l’ultima spiaggia di un naufragio iniziato dalla fine della I Repubblica. Molto pericoloso nelle attuali circostanze in cui nessuno ha predisposto un vero piano di riserva perché si sono giocati tutte le risorse a disposizione. Allora, o intervengono direttamente i poteri esteri che da tempo ci tengono sotto il loro tallone (come in Grecia) o iniziamo a liberarci da dentro travolgendo per sempre i loro scherani.