L'Iran Testa un Razzo Sonda e Svela il suo Primo Satellite


Tehran (RIA Novosti) 05 Febbraio 2008
L’Iran ha lanciato con successo, Lunedì, un razzo sonda come passo preliminare verso l’invio del suo primo satellite di ricerca, costruito localmente, in orbita, affermano i media nazionali. La televisione di stato dell’Iran, avevano già riferito che gli scienziati Iraniana avevano costruito il satellite di ricerche l’Omid (Speranza), un programma che richiede 10 anni per essere completato. Il satellite è stato rivelato lunedì, durante una cerimonia ufficiale e dovrebbe essere lanciato nel Marzo 2009.
“Abbiamo bisogno di una attiva ed influente presenza nello spazio”, ha detto il Presidente Mahmoud Ahmadinejad, che assisteva al lancio del razzo ed all’apertura del primo centro spaziale nazionale.
Un razzo sonda, chiamato anche razzo da ricerche, è un mezzo progettato per trasportare strumenti per misurare e eseguire esperimenti scientifici durante il suo volo sub-orbitale.
I media Iraniani non hanno dato dettagli sul razzo, chiamato Kavoshgar-1, ma alcuni esperti credono che possa essere una variante del missile Shahab-3, che ha una gittata di oltre 2000 chilometri.
L’agenzia ufficiale dell’Iran, IRNA, afferma che l’avanzato satellite di ricerche Omid, è stato progettato per operare in orbita bassa e fornire una varietà di dati scientifici.
Il programma spaziale dell’Iran, assieme con altri progressi tecnologici del paese, che hanno una potenziale applicazione militare, è ampiamente visto, dalle potenze occidentali, con il sospetto che Tehran sviluppi segretamente armi nucleari.
Il Sinah-1, il primo satellite Iraniano, fu costruito dalla Russia e lanciato il 28 Ottobre 2005 su un missile vettore Kosmos-3 dal Centro Spaziale di Plesetsk nel Nord della Russia, facendo dell’Iran il 43.mo paese a possedere un suo satellite.
Tuttavia, l’Iran spera di divenire una nazione che può lanciare satelliti.
Fontee: RIA Novosti
L’Iran inaugura il suo primo “centro spaziale”
AFP 04.02.2008
L’Iran ha lanciato un razzo all’inaugurazione, di lunedì, del suo primo centro spaziale, visibilmente rudimentale secondo le immagini della televisione, e destinato ad inviare, prossimamente, nello spazio, un satellite iraniano, provocando nuove critiche degli Occidentali.
“Dobbiamo avere una presenza attiva ed efficace nello spazio”, ha detto il presidente Mahmoud Ahmadinejad, in una allocuzione diffusa dalla televisione di stato.
La Casa Bianca ha giudicato “spiacevole” il lancio di questo razzo ed Ha avvertito che ciò non farà che isolare soprattutto Tehran dal “resto del mondo”.
La televisione ha diffuso delle immagini di un sito in pieno deserto, sul quale si trovava un razzo, assomigliante al missile Shahab-3, in posizione verticale sul suo camion da trasporto, prima di mostrare il lancio. Nessuna precisazione è stata data sulla portata e la potenza del razzo, qualificato “mezzo di ricerca”, così anche sul risultato del lancio.
Il presidente Ahmadinejad ha “inaugurato il primo centro spaziale costruito localmente, comprendente il satellite da ricerche Omid (Speranza), una stazione di controllo sotterranea e una piazzola di lancio”, secondo l’agenzia ufficiale Irna.
Secondo l’agenzia Isna, il sito di lancio si trova presso Semnan (nord), dove è situato il centro prova dei missili iraniani.
Un razzo simile sarà utilizzato per lanciare il satellite, ha precisato Isna. Tale satellite, di
fabbricazione iraniana, “partirà nello spazio nel mese (iraniano) di Khordad”, che comincia
il 21 maggio, ha detto il ministro della Difesa Mostafa Mohammad Nadjar, citato dall’agenzia Fars.
Secondo lui, l’Iran mira, da qui al 2015, a “fabbricare due satelliti da telecomunicazione e ricerche, una stazione di telemetria, e anche un satellite comune con dei paesi islamici”. L’inaugurazione del centro, dovrebbe rilanciare i timori Occidentali sull’obiettivo ultimo del programma spaziale iraniano, mentre la pressione s’accentua su Tehran, per sospendere il suo programma nucleare.
“Alcuna potenza può andare contro la volontà della nazione iraniana”, ha detto M. Ahmadinejad, sollevandosi contro “il sistema dominante che umilia i popoli e le nazioni insinuando che essi sono degli incapaci”.
Il programma dei missili iraniani è obiettivo, con il suo programma nucleare, delle sanzioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU.
Una terza tornata di sanzioni è in preparazione al Consiglio, alfine di forzare l’Iran a sospendere soprattutto il suo arricchimento dell’uranio, ma Tehran ha già annunciato che non si piegherà a tale esigenza.
Gli Occidentali stimano che l’obiettivo del programma balistico iraniano è servire il programma nucleare.
L’Iran, che è volta all’introduzione d’armamenti sofisticati, aveva affermato, nel febbraio 2007, di avere testato con successo il suo primo missile spaziale. Aveva raggiunto, secondo i responsabili iraniani, una altitudine di 150 km. Una altezza che la poneva tecnicamente nello spazio, che comincia a 100 km secondo la Federazione internazionale dell’aeronautica, ma restando insufficiente per porre un satellite in orbita bassa.
Il missile iraniano sarebbe derivato dal missile balistico Shahab-3, la cui portata teorica di 1.600 km è stata aumentata a 2000 km secondo l’Iran. Tale missile, il più perfezionato dell’arsenale iraniano, è sotto la responsabilità del corpo d’élite delle Guardie della Rivoluzione.
La Repubblica islamica non dispone, attualmente, che d’un satellite, Sina-1, fabbricato in Russia e messo in orbita nell’ottobre 2005, con un missile russo Kosmos-3M, dalla base di lancio russa di Plessetsk.
La costruzione di un secondo satellite, Zoreh, affidata alla Russia a seguito di un accordo nel gennaio 2005, è in ritardo.
Mosca aveva giustificato tale ritardo nel dicembre 2006, facendone ricadere la responsabilità a dei fornitori europei d’equipaggiamento, reticenti nel cooperare al progetto.
Da parte sua, la Casa Bianca ha ritenuto “spiacevole” il lancio di questo missile dell’Iran, ed avverte che ciò non farà che isolare soprattutto la Repubblica islamica dalla comunità internazionale.
“Ho visto questa mattina(lunedì) che l’Iran aveva, ancora una volta, testato un missile balistico. E spiacevole che continuino così poiché l isola dai paesi del resto del mondo”, ha dichiarato alla stampa la portavoce della Casa Bianca Dana Perino.
L’Iran respinge i rimproveri degli USA sul razzo
Washington (AFP) 4 Febbraio 2008
L’Iran, martedì, ha respinto le preoccupazioni del suo arcinemico gli USA, sul lancio di un missile nello spazio, affermando che “le conquiste scientifiche” no dovrebbero preoccupare nessuno.
La Repubblica Islamica ha detto, lunedì, che ha lanciato il razzo per inaugurare il suo primo centro spaziale, che dovrebbe quest’anno, porre nello spazio, per la prima volta, un satellite di costruzione Iraniana.
La Casa Bianca, già in contrasto con l’Iran riguardo alla sua corsa al nucleare, descrive il lancio come una mossa “sfortunata” che rischia di isolare ancor di più Tehran dal mondo. “Le conquiste scientifiche non dovrebbero preoccupare nessuno”, ha risposto il portavoce del governo Iraniano Gholam Hossein Elham.
“Coloro che sono preoccupati pensano dal punto di visto di chi produce minacce e pressioni. Sono colpevoli di discriminazione nella scienza, quando essi stessi sono equipaggiati con armi distruttive ed illegali”, ha detto ai reporter.
Sebbene l’Iran non dia dettagli sull’altezza raggiunta dal missile o sulle sue specifiche tecniche, il lancio è stato salutato dalla stampa locale come u importante passo verso per la scienza Iraniana.
“La Repubblica Islamica — l’undicesimo paese nello spazio”, titola il quotidiano conservatore Jomhouri Islami.
“Il Primo ambasciatore dell’Iran nello spazio”, inneggia l’ultra-duro quotidiano Kayhan.
Il portavoce del Dipartimento di Stato USA, Sean McCormack, descrive il lancio del razzo come un “altro preoccupante sviluppo”, dicendo che l’Iran può usare la stessa tecnologia per lanciare satelliti e per sparare missili balistici.
Il lancio del razzo è ritenuto essere il secondo tentativo dell’Iran di andare nello spazio, dopo la sua dichiarazione di avere lanciato con successo, oltre l’atmosfera, un missile, nel Febbraio 2007.
Gli USA guidano gli sforzi internazionali per spingere l’Iran a congelare le sue controverse attività nucleari, che l’occidente teme possano essere usate per costruire un’arma nucleare.
Traduzione di Alessandro Lattanzio