L’OBIETTIVO DEI POTERI DOMINANTI ITALIANI: VICINANZA F.I. E PD, di GLG

gianfranco

QUi

Non mi erigo certo a difensore della Lega, che merita quello che sta avvenendo proprio per l’incapacità, legata alla smania elettorale, di denunciare quello che è il figuro più miserabile della vita politica italiana almeno dal 2011 a questa parte, cioè Berlusconi, falso loro alleato che sta subdolamente svolgendo la sua funzione di gettare in una parte dell’opposizione (detta di centrodestra) le basi del disfacimento. Un anno fa F.I. era scesa nei sondaggi sotto il 10%. Il brontolio confuso e sempre incerto di Lega (e anche FdI) hanno riportato in su tale partito mentre la Lega è rimasta al palo del 13-14%. Adesso questa Lega codarda subisce la sottile malevolenza dei berluscones oltre a quella aperta del Pd, soprattutto renziano. E lo stesso devo dire dei “5 stelle”. Nessuna particolare simpatia per un partito pasticcione, che ha giocato su una dirittura morale e politica ormai piuttosto intaccata. Anche in tal caso, però, si constata con chiarezza l’attacco concentrico di P-idioti e berlusconiani. Ci vuole così tanto a capire che il “vile d’Arcore” è il vero elemento di corruzione del sistema politico italiano? Renzi (o chi eventualmente lo sostituisse, ma credo non sarà facile; e poi non è la questione centrale da discutere) è a suo modo scoperto nell’affermare ciò che vuole ottenere. Berlusconi è invece una vera “lingua biforcuta”; è ambiguo, viscido, subdolo.
Non mi si dica che Salvini e Meloni sono così scemi da non capire che il vero disegno dei poteri dominanti in Italia è di arrivare ad un accordo tra Pd e forzaitalioti; senz’altro non scevro di contrasti, creati tuttavia a bella posta per mai svelare alla popolazione la vera alleanza che si andrà costituendo a danno dei nostri “destini”. No, non sono stupidi, capiscono, ma sono abbagliati dalla prospettiva elettoralistica. Abbiamo bisogno di altre forze, ancora da nascere (almeno così sembra), in grado di rovesciare tutti i tavoli e prendere il potere per via assai diversa; e che poi mettano fuori dalla scena politica italiana con metodi “d’urgenza” tutti questi cialtroni e malfattori. Lunga è la via, ma il primo passo è l’eliminazione dei forzaitalioti e del loro capo, il “Gano di Maganza” di turno in questo paese sempre abituato ai tradimenti e ai voltafaccia. Denunciarlo a tutto campo, smerdarlo ogni giorno, ogni ora. Isolarlo insomma; sarà costretto a smascherarsi, non avrà altra strada da percorrere che quella di mostrare il suo vero volto, quello della “morte rossa” per questo paese (si ricordi il racconto di Edgar Allan Poe). Senza il suo doppio gioco, si arriverà ad una reale contrapposizione netta tra i due schieramenti, che debbono restare nemici acerrimi in modo da scatenare infine la “soluzione” necessaria: presa del potere senza complimenti e con programmi chiari e netti, in primo luogo in politica estera. Fine dell’atlantismo e della sua copertura “union-europeista”, inventata da personaggi finanziati dagli Usa dal 1945 e anche prima (si vedano comunque in proposito gli studi di Joshua Paul).
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