LUSI E ILLUSI
Lusi e illusi. I primi sanno come si vende una inesistente superiorità morale all’opinione pubblica per rubare dalla cassa comune e fare la bella vita in privato, i secondi, soprattutto militanti e simpatizzanti con la mano sul cuore e le dita nel cervello, continuano a farsi buggerare aderendo alle tanto sbandierate idiozie dei vertici circa la presenza di una confraternita di migliori e di ottimati della politica che però i fatti si incaricano di degradare a biscazza ogni giorno. Più che un ordine laico e immacolato, una consorteria di predicatori imbroglioni. La base confida e crede, l’apice dirigenziale vede e provvede a man bassa e a cresta alta. Così l’ex tesoriere della Margherita, altrimenti detto, Lusi “l’IBAN-ese”, l’uomo del conto non corrente ma fuggente all’estero, contando sulla distrazione o la complicità dei suoi sodali di partito e sulla credulità degli iscritti che prestano fede ai sermoni di una Chiesa falsamente integerrima (trattasi, in realtà, di un’associazione a tradire discendente dal più grande voltafaccia ideologico del secolo presente e trascorso), ha sgraffignato un mucchio di quattrini di sovvenzionamenti pubblici. Che facevano sindaci, amministratori e revisori contabili dell’organizzazione mentre Arsenio Lusin rapinava il tesoretto? Dormivano, erano distratti dai discorsi sulla sobrietà dei propri leaders oppure erano complici? Delle tre, forse, tutte e tre. Da Penati a Lusi, da Brentan (ex amministratore dell’autostrada Venezia-Padova) a tanti altri episodi oscuri dei tempi recenti e di quelli più remoti, tra banche, assicurazioni e rapporti privilegiati con l’alta finanza parassitaria nazionale ed internazionale, la fantomatica iridescenza etica del Pd diventa più nera di una carta carbone. Coscienza sporca e lingua lunga, ecco come si fa politica nel PD. Ma non tutti gli iscritti sono disposti, per disciplina di partito ed emergenza psicofascista di derivazione antiberlusconiana, ormai quasi fuori corso storico, a soprassedere agli scandali e alla “linea storta” del movimento di Bersani. Anche nel Partito Democratico ci sono persone che si vergognano della situazione e delle innumerevoli scelte sbagliate della ditta. Come emerge dalla lettera di un aderente, riportata sul sito de Il Giornale poiché, ça va sans dire, essa non ha ricevuto asilo dagli organi d’informazione amici. Ecco cosa scrive un ex consigliere del PPI, poi confluito nel Pd, ai suoi Generali:
“1) quando avete fatto l’EURO come moneta NON SOVRANA, sapevate in che razza di tunnel cieco andavate a cacciare l’intera Eurozona ?
Io faccio il medico, ma capisco di economia quanto basta per sapere che la Tanzania, se si trovasse in un CIRCOLO VIZIOSO come quello in cui siamo noi oggi, potrebbe almeno mandare al diavolo il Fondo Monetario Internazionale e tutti gli altri GLOBOCRATI, e fare come l’Argentina che, dopo le disastrose ricette diktatele da quei medesimi “pompieri piromani” del FMI (definizione di Joseph Stiglitz, ex numero due -pentito- del FMI, e premio Nobel per l’economia), li ha finalmente mandati al diavolo, ha ripreso la sua SOVRANITA’ sul PESO, ha svalutato, ha investito massicciamente su infrastrutture e servizi socialmente utili, e oggi sta da Dio
2) Vi rendete conto che le “lenzuolate” di cui va fiero Bersani, e che non hanno avuto pari in tutta l’eurozona, hanno sortito il solo risultato di regalare ai Globocrati l’argenteria di famiglia? Forse che, dopo la privatizzazione, Trenitalia, Telecom, Alitalia, etc. offrono a noi cittadini servizi più cost-effective?
3) Come potete ancora pensare che le ricette dei due “SuperMario” (Monti & Draghi, entrambi diplomatisi “Pompieri Piromani” alla Goldman Sachs) possano avere altro effetto se non quello di abbassare ulteriormente il valore dei nostri asset pubblici per la gioia dei compratori a saldo, tipo (guarda caso) Goldman Sachs?
Dovremo NECESSARIAMENTE dichiarare default: possiamo solo scegliere se farlo PRIMA o DOPO aver permesso a Monti di svendere i pochi gioielli rimasti, compresa l’ACQUA PUBBLICA che ha fatto ribellare i cittadini contro TUTTA la classe politica (e giustamente: perché in economia voi TUTTI, da Storace a Vendola, vi siete bevuti le false diagnosi e le false ricette dei Globocrati).
4) Vi rendete conto del VUOTO POLITICO che state aggravando nell’elettorato progressista, costringendolo a rimpiangere perfino Craxi e la sua liretta svalutabile?
5) C’è nell’orizzonte politico qualcuno che abbia le palle necessarie per farci fare una inversione di rotta tipo Argentina? O che, almeno, incominci col dire “qualcosa di sinistra” o, più terra terra, “qualcosa di meno autolesionista”, “qualcosa di sensato”? (http://blog.ilgiornale.it/foa/2012/02/01/caro-pd-perche-non-rispondi-alla-tua-gente/).”
Già, chi tra i nostri antieroi democratici vorrà spiegare a questo appartenente deluso perché si appoggia Monti, uomo delle brigate finanziarie estere, del tipo di G&S e Trilateral, laddove quest’ultime si sono rese protagoniste in passato di saccheggi e aggressioni ai nostri averi statali? Chi tra Bindi, Bersani, Prodi vuol rispondere a queste domande semplici semplici sull’euro e sull’eurocrazia che ci stanno spingendo a fondo per sottrarci la speranza ed il futuro? C’è qualcuno lassù, tra finti rottamatori e immobili innovatori di mano lesta, che vuol battere un colpo senza mettere a segno altri colpi come quelli di Lusi? Mi spiace molto per questo consigliere in buona fede ma credo che, come ben sapeva Althusser, ci sono lettere che non arrivano mai a destinazione. Questa è una di quelle.