Menzogne dei professori

nato

“La NATO è un’alleanza difensiva composta da Stati democratici. Si “allarga” perché ci sono governi che scelgono di entrarvi, e facendolo scelgono l’occidente. Occidente che non né un paradiso, né perfetto. Ma è meglio dell’inferno russo.”

“Italiani hanno una capacità di fuga dalla responsabilità spaventosa. Se c’è un problema con Occidente, Europa o Mediterraneo ce ne chiamiamo fuori. Siamo in Europa i più anti-USA e anti-occidentali dopo la Turchia. Ci crogioliamo su specificità italiana.”

Queste parole sono di Vittorio Emanuele Parsi, docente universitario e ordinario di relazioni internazionali della Cattolica. Tale è il livello degli insegnanti delle nostre Università. La NATO secondo costui sarebbe nata per ragioni difensive. Per quanto così sia stata sempre presentata, per ragioni ideologiche, una simile affermazione fa strame della logica e degli avvenimenti. Il Patto Atlantico sorge nel ’49 in una Europa occupata dagli americani. Parimenti, qualche anno dopo, nel ’55 a est si forma il patto di Varsavia che unisce i paesi finiti sotto l’orbita di Mosca. Se qualcuno crede seriamente che gli sconfitti della II Guerra mondiale o i paesi che furono invasi dai sedicenti liberatori avessero possibilità di scelta è un cretino o un cicisbeo. Ovviamente, tanto vale sia per un campo che per l’altro. Le due superpotenze uscite trionfatrici dalla guerra si spartirono il mondo e si organizzarono per evitare che i propri sottomessi si muovessero oltre le linee tracciate dai dominatori.
Anche oggi che è saltato il mondo bipolare di allora si continua a parlare di alleanza difensiva pur essendo venuto a mancare il grande nemico dall’altra parte. In verità, l’aggressività della NATO è tutta nei suoi tentativi, alcuni riusciti altri ancora no, di inglobare Stati dell’ex sfera sovietica. Questa si chiama espansione egemonica ma tutt’ora si blatera di scelta dei popoli i quali hanno diritto, se lo vogliono, di aderire al trattato. Peccato che i popoli non vengono interpellati per tali decisioni che sono dettate da classi dirigenti succubi degli Usa. Credete che il popolo ucraino sia contento di morire per Washington? L’adesione alla NATO vale la distruzione in atto? Vale la libertà sulla parola e della parola questo eccidio? Per il popolo ucraino ha deciso un burattino della Casa Bianca al quale i nostri media riescono persino a dare credibilità, nonostante si tratti di un pagliaccio nudista creato dalla televisione. Il popolo non ha deciso mai un bel nulla che non fosse già predeterminato e quando è successo, per qualche caso, che questo si sia espresso in contrasto ai voleri dei propri governanti è stato ignorato o si sono cambiate le carte in tavola per annullare le sue volontà o, persino, è stato bastonato a dovere quando ha protestato per assunzioni non condivise.
Questi sedicenti democratici sono di una ipocrisia abissale tanto da farti desiderare una vera dittatura che, come diceva Gaber, almeno c’è e si vede.
Il professor Parsi si cruccia che gli italiani siano antiUsa( il che già smentisce la sua teoria che i popoli abbiano diritto di parola sulle politiche internazionali ma egli finge di non avvedersene perché il suo compito è facilitare la vita agli stranieri, sta lì apposta altrimenti con il suo livello di analisi non potrebbe fare nemmeno il giornalista altro che l’esperto di questioni mondiali) e desiderino “l’inferno russo”. Ma che associazione asinesca è mai questa? Non è che si è antiamericani perché si preferisce la Russia. Si auspica che Mosca indebolisca lo strapotere Usa per aprire spazi di manovra agli altri soggetti nazionali che vogliono divincolarsi dal giogo straniero, approfittando delle débâcle statunitensi. E sì, diciamo straniero! Perché gli americani, che ci minacciano dall’interno con le loro basi, sono occupanti stranieri non alleati. Un’alleanza sottintende una reciprocità che non esiste. Abbiamo forse postazioni militari su suolo degli Stati Uniti? Abbiamo la forza di ingerirci nella loro politica interna come fanno loro con noi? Siamo mai stati capaci di opporci alle loro invasioni in giro per il pianeta che ci hanno più volte danneggiato escludendoci, per esempio, dal mediterraneo? Abbiamo mai imposto loro di non costruire una infrastruttura che fosse utile, vedi il gasdotto south stream? Il pericolo russo non esiste, esistono i fatti attuali e reali quelli che ci vedono subordinati alla Casa Bianca. Non prendiamo ordini da Mosca ma da Washington. Se il professore è capace di smentire questa frase lapalissiana si accomodi pure. Tanto più ridicolo di così non si può. Piuttosto, l’esimio Parsi si legga quanto scritto su Limes da G. Friedman su quello che sono gli americani. Lo sostiene uno di loro: “L’America è un paese profondamente militarista” non si fanno scrupoli a usare la forza per sostenere i loro interessi così come non hanno esitato a usare le bombe atomiche sui civili, unici nella storia, per generare paura più che sui colpiti su chi li stava osservando. La NATO è la gabbia che hanno allestito per difendere i loro interessi e dominare il mondo. A Parsi piace essere allevato in cattività, agli italiani ancora no.