Poiché le banche – in adempimento (senza tanto uso di cervello) della direttiva (europea) MiFID (nome che si presta a giochi di parole) – chiedono informazioni ai clienti per delineare il loro profilo di investitori, crediamo di fare cosa utile presentando una sorta di modulo di risposta da parte di chi si senta preso in giro dato che, dopo un troppo lungo rapporto con le banche italiane, non restano in molti ad avere ancora qualcosa da investire.
Città giorno, mese, anno
Oggetto: classificazione MiFID
Spett. (nome della vostra banca)
a proposito della classificazione MiFID, vorrei osservare quanto segue.
In primo luogo, non sono un cliente investitore. Smettetela di mandare a carte quarantotto le categorie economiche, fate confusione nella testa dei miei studenti col risultato che poi duro una fatica tremenda a spiegargli la teoria generale keynesiana. Solo le imprese investono. Noi disgraziati, classificati da Keynes come "famiglie", al massimo possiamo risparmiare. Certo, lo so, il risparmio è cambiato: una volta vi accontentavate di tenerci i soldini su un conto corrente o su un libretto, ci facevate quel che vi pareva, ci davate un interesse bassissimo, ma almeno al dunque ce li davate indietro. Adesso invece ci spingete ad acquistare titoli, ci buttate in queste borse pazze che vanno su e giù in base ai rumors, cioè alle chiacchiere, col rischio che i soldini ce li rimettiamo proprio. Io NON MiFID di questo risparmio a rischio – che comunque non si può definire investimento.
Mi chiedete informazioni per determinare il mio "profilo": è presto detto, guadagno troppo poco per avere una significativa propensione al risparmio e comunque detesto queste nuove forme di risparmio a rischio. Tengo i soldi nel materasso, se lascio qualcosina sul conto corrente è solo per poter utilizzare forme di pagamento comode come il bancomat e la carta di credito. E già così corro un rischio, visto che proprio oggi leggo sul Tirreno che alcuni vostri ex dirigenti sono attualmente sotto processo per aver rubacchiato dai conti correnti di noi poveretti [voi leggete attentamente i giornali della vostra zona; qualcosa ci troverete; ndr]. Figuriamoci se vi affido i miei risparmi da giocare in borsa! Non ci penso nemmeno. NON MiFID.
Dite che mi avete classificata "Cliente al Dettaglio", ma che potrei richiedere "una diversa qualificazione con conseguente diminuzione del livello di protezione". NO, vi prego: PROTEGGETEMI! Non aspiro affatto alle prestigiose qualifiche di "Cliente Professionale" o addirittura "Controparte Qualificata". Classificatemi anche peggio – che so, "Cliente di Merda", se questa categoria è prevista – ma PROTEGGETEMI! Non permettete che Fiorani si avvicini al mio conto corrente! Perché, ripeto, NON MiFID.
Oltretutto, dopo tutte le fusioni e acquisizioni di questi anni (scomode per me: ogni volta mi cambiate le coordinate bancarie!), non so nemmeno più chi siete: chi vi ha comprato, da ultimo? Insomma, come faccio a fidarmi? No, decisamente NON MiFID.
Cordialità
MODULO preparato da Maria Turchetto per chi non ha nulla da investire, non si fida della finanza, prende la “xamamina” per entrare in banca. Serve anche a chi è incazzato con la Telecom. Cosa c’entra? Ancora non si sa, ma seguite il casino che stanno facendo, e faranno sempre più, fra loro Intesa, Unicredit, Mediobanca (e, chissà, magari fra poco pure la “banca rosso-veltronian-democratica” Monte Paschi-Antonveneta) e forse, alla fin fine, tutto c’entrerà (salvo che in “quel posto” dei “grandi finanzieri” e dei “politicanti” da loro manovrati).
Presentazione e commento finale a cura di glg per conto del blog