MO’ M’INCAZZO, di GLG

gianfranco

Adesso sono obbligato ad incazzarmi sul serio. Leggiamo la “meravigliosa”, “sublime” Costituzione italiana, repubblicana, democratica e soprattutto “antifascista”. Art. 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono eguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza [ripeto e sottolineo: DI RAZZA], di lingua, di religione, di opinioni politiche”. E già intanto noto che, nella realtà dei fatti, non si è affatto eguali malgrado le differenti opinioni politiche, poiché i falsi “antifascisti” odierni mettono all’indice chi viene dichiarato “populista”, “antieuropeista” e via dicendo. Quindi gli “antifascisti” rinnegano la “meravigliosa” e “sublime” Costituzione nata dalla lotta detta “di liberazione”. Essa afferma che non si devono fare distinzioni di razza, ma intanto di razza sta parlando.

Andiamo avanti. Nell’Oli-Devoto, alla parola razza, sta scritto nel significato n. 2: “Ogni raggruppamento d’individui costituito in base a caratteri somatici (comuni, costanti, ereditari: r. bianca, gialla, nera; r. australiana, sudanese), spec. in quanto può costituire un motivo di profonda differenziazione sul piano delle relazioni sociali e politiche (lotte, conflitti di r.; distinzioni, discriminazioni, di r.) il termine è oggi sempre più spesso sostituito con quello più appropriato [sottolineo: PIU’ APPROPRIATO] di etnia”.

In effetti, il sottoscritto ha costantemente usato, in tutta la sua vita, il termine “etnia”. Tuttavia l’Oli-Devoto fa notare che il termine razza è “meno appropriato” perché potrebbe dar adito a fraintendimenti e speculazioni da parte di chi volesse far riferimento a differenziazioni genetiche. Non è però detto che sia così; uno può anche usare il termine razza soltanto riferendosi a differenze somatiche. Quindi quei vermiciattoli di “politicamente corretti” – antifascisti eredi non dei resistenti, ma di meri traditori, che ci hanno consegnato allo straniero d’oltreatlantico ricevendo lauti pagamenti, come messo in luce nel 2000 tramite i documenti ritrovati dallo studioso americano Joshua Paul – hanno montato un can can sulle dichiarazioni di Fontana in perfetta malafede com’è nelle loro prerogative di vigliacchi e incapaci d’altra considerazione minimamente dotata di qualche consistenza politica. Con loro non ci si deve assolutamente scusare, ma rispondere insultandoli con il disprezzo che meritano furfanti di così bassa lega. Quindi male ha fatto il leghista a sentirsi in imbarazzo. Doveva rispondere con sputi in faccia a farabutti di tal genere.

Tanto più che questi furfanti e delinquentelli da quattro soldi non hanno trovato nulla da dire di fronte all’ignobile intervento di quel Moscovici – non a caso esponente di questo vomitevole establishment europeo, per il momento orfano di quello statunitense dei Bush e dei Clinton-Obama – che ha preteso di dare le “pagelle” a dati schieramenti italiani in lizza nelle elezioni di casa nostra. Come si permette questo losco figuro di mettere bocca in affari nostri?! Non esistono gli Stati Uniti d’Europa, solo una Unione europea messa in piedi, lo ripeto, da sicari strapagati dai padroni americani. Ma i nostri “antifascisti” – quelli che cianciano non della lotta condotta dai “resistenti”, in stragrande maggioranza comunisti, bensì della “liberazione” da parte delle truppe “alleate”, in realtà dirette di fatto dal paese che colse con la seconda guerra mondiale l’occasione di invadere l’Europa ed occuparne intanto la parte più sviluppata – ormai in gravi difficoltà di rappresentanza hanno accolto con entusiasmo il presunto “aiuto” (un boomerang, io spero) da parte di questo sciocco e basso servitore dei peggiori politicanti, disonesti e truffaldini, oggi esistenti.

E per adesso basta. Chi ha ancora la voglia di andare a votare, si ricordi almeno di non mettere la croce sui simboli della vergogna del nostro paese. Certe croci andrebbero certo messe, ma non su pezzetti di carta straccia; questi vengano gettati nelle pattumiere.