Mosca reagisce positivamente al tango nucleare USA-India Andrei Fedyashin Mosca

(RIA Novosti) 15 luglio 2008
Sembra che India e Stati Uniti abbiano iniziato un “reciproco nucleare tango”, durante il summit dei G8 del 7-9 luglio, nella zona di Toyako nell’Hokkaido, in Giappone. Nell’ambito dell’accordo proposto, Nuova Delhi accederà all’uranio degli Stati Uniti ed alla tecnologia nucleare. Il Primo Ministro indiano Manmohan Singh ha detto al presidente degli Stati Uniti George W. Bush, che il suo governo è pronto a portare in Parlamento l’accordo di cooperazione India-Stati Uniti, del 2007, sull’energia nucleare attraverso. Singh inoltre ha negoziato tale questione in Hokkaido, con il presidente russo Dmitry Medvedev ed il presidente cinese Hu Jintao, perché Mosca e Pechino sono membri del gruppo nucleare, dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, osservatore nucleare dell’ONU (IAEA) e del gruppo dei fornitori nucleari (NSG).
Anche se è un tango a due, il “tango nucleare USA-India” è qualche cosa di speciale perché almeno altri quattro soci stanno aspettando Washington e Nuova Delhi per intraprendere la prima azione. La Russia è fra loro ma non si è preoccupata per la partecipazione possibile dell’India al programma nucleare degli Stati Uniti.
Mosca dovrà fare concorrenza a Washington sui mercati dell’uranio. Se l’affare nucleare bilaterale va avanti, gli Stati Uniti accederebbero al mercato nucleare indiano, che è valutato $60-100 miliardi. L’India, che ha rifiutato di aderire al Trattato di non proliferazione nucleare, del 1968 (NNPT) ed allo IAEA, ha fatto esplodere il suo primo ordigno nucleare nel 1974. L’ultima prova è stata effettuata nel 1998 ed è stata seguita da una moratoria, ancora vigente oggi.
Il Pakistan e Israele, inoltre, hanno rifiutato di firmare il Trattato di non proliferazione, e la Korea di Nord ha rifiutato il documento dopo avere litigato con l’IAEA.
Il Primo Ministro indiano sta mettendo in gioco la sua propria reputazione e quella del suo gabinetto, nell’affare ed inoltre sta rischiando un’elezione generale. Ha rovinato completamente la coalizione parlamentare per ottenere l’adesione della maggioranza alla legge. I diplomatici a Vienna hanno detto, informalmente, che il consiglio superiore della IAEA stava progettando di discutere questa questione il 28 luglio. Nuova Delhi ha scelto Washington come suo socio principale, per accedere alle condizioni speciali dell’IAEA. In virtù dell’accordo relativo di controllo, l’India realizzerà i programmi nucleari militari e civili, permettendo che gli esperti nell’IAEA controllino le sue strutture civili.
Anche se il congresso degli Stati Uniti ha approvato, l’anno scorso, l’accordo bilaterale, la versione definitiva del documento, la si è dovuta coordinare con lo IAEA ed il NSG, e sarà presentata soltanto al congresso questo settembre, dopo la chiusura estiva.
Tenendo conto del programma congressuale bloccato, i legislatori degli Stati Uniti non possono esaminare l’accordo prima delle elezioni presidenziali di novembre. La nuova amministrazione della Casa Bianca potrebbe modificare l’accordo, a causa delle accuse che l’America stia dando troppo all’India e che stia richiedendo troppo poco in cambio. Nel frattempo, il partito comunista dell’India sta dicendo nel parlamento nazionale, che il paese sarebbe completamente subordinato agli Stati Uniti, e gli sarebbero impediti la direzione di politiche militari e nucleari indipendenti. Tuttavia, gli scienziati e gli operai nucleari indiani dell’industria dell’energia hanno ogni ragione di sostenere l’accordo. L’India, una potenza elettrica industriale emergente, sta soffrendo per la scarsità di energia sempre più a crescente.
Dovrà generare semplicemente il 200% di nuova energia, o 440 gigawatts, entro il 2017, per mantenere i tassi d’accrescimento correnti all’8%.
Fattori geografici, il senso di scorrimento dei fiumi dell’India e la sua di popolazione di 1,2 miliardi, indicano che gli impianti termici idroelettrici non saranno sufficienti per incontrare la domanda di energia nazionale in aumento.
Nuova Delhi vuole che l’industria nucleare nazionale generi 20-30 gigawatts entro il 2020. Per realizzare quest’obiettivo l’India, che produce annualmente appena 300 tonnellate metriche di uranio, richiederà 4.000 tonnellate metriche all’anno, per i suoi reattori nucleari.
Ma è confermato che i depositi del il paese contengono appena 70.000 tonnellate metriche di uranio e sarà esaurito durante 15 anni. Ciò rende le importazioni di uranio inevitabili. Anche se gli Stati Uniti non possono incontrare completamente la domanda indiana di energia, legheranno il paese ai suoi combustibili e tecnologia nucleari.
Secondo gli analisti occidentali, la Russia, ciò nonostante, controllerà almeno il 25% del mercato dell’energia nucleare dell’India. Mosca e Nuova Delhi hanno fatto dei progressi nella sfera dell’energia nucleare civile. La Russia sta completando due reattori da 1.000 Mw nella centrale nucleare di Kudankulam in Tamil Nadu ed ha acconsentito alla costruzione di quattro nuovi reattori e a fornire la tecnologia e le apparecchiature nucleari supplementari. Un accordo Russo-Indiano sull’uso pacifico dell’energia nucleare potrebbe essere approvato non appena Nuova Delhi firma gli accordi di garanzia con lo IAEA ed il NSG.
La Francia, l’Australia, il Giappone ed il Regno Unito inoltre hanno disegnato accordi simili. In effetti, le potenze nucleari del mondo stanno correndo veloci per accedere al mercato indiano. Mosca ha fornito frequentemente l’uranio all’India, finalmente, subendo la considerevole pressione da altri membri del NSG, che hanno richiesto di non violare le regole del gioco stabilite.
Nel 2001, la Russia ha trasportato uranio nella centrale nucleare dell’India di Tarapur, in Maharashtra. Tuttavia, la pressione successiva ha forzato Mosca a sospendere le spedizioni d’uranio fino al 2006, e per coordinarne i termini con Washington.
(Andrei Fedyashin è un commentatore politico per RIA Novosti. Questo articolo è ristampato con il permesso di RIA Novosti. Le opinioni espresse in quest’articolo sono dell’autore e non necessariamente rappresenta quelle di RIA Novosti.)
Traduzione di Alessandro Lattanzio http://www.aurora03.da.ru/
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