No Nato a Georgia e Ucraina di g.rèpaci
L’uscente amministrazione Bush incassa l’ultima sconfitta:
La fatidica decisone è stata ieri presa dall’assemblea ministeriale della Nato, con grande rammarico. Una sconfitta pesante soprattutto se confrontata con un breve, ma illuminante spezzone del libro di geopolitica dell’americano Zbigniew Brzezinski pubblicato nel 1997 (ma ancora attualissimo)
“Ma se Mosca riconquista il controllo dell’Ucraina, coi suoi 52 milioni di abitanti e grandi risorse naturali, oltreché l’accesso al Mar Nero,
Secondo Kennan, celebre diplomatico e geopolitico statunitense, l’influenza dell’allora Unione Sovietica doveva essere "contenuta" nelle aree di vitale valore strategico per gli Stati Uniti.
Ancora oggi gli Stati Uniti applicano la politica del containment, l’entrata della Nato in Ucraina avrebbe infatti seriamente compromesso le possibilità di espansione ad ovest della Russia, chiudendola in Asia e rendendola dunque strategicamente inoffensiva.
Si può dunque capire l’entusiasmo del Cremino che ha accolto l’avvenimento con grande letizia, aggiungendo il proprio sollievo per la fine della spinta della Nato all’allargamento.