NON DICO MOLTO PERCHE' SO POCO di GLG

Non dico molto sulla comunque “malinconica” fine delle cosiddette “tigri Tamil”, ormai sconfitte definitivamente, dopo circa trent’anni di lotta, con il loro leader ucciso mentre fuggiva di nascosto (diciamo dunque assassinato). Non so quante migliaia di civili tamil siano stati uccisi senza tante proteste salvo che delle “anime belle”. So anche che il governo cinese appoggia il Governo dello Sri Lanka, quello che “ha vinto”. Non conosco i termini del problema per prendere posizione su chi potesse avere ragione o meno; mi rendo tuttavia conto che la pietà non può fare aggio sulla presa di posizione in termini geopolitici. Quest’ultima è per me “corretta” se è favorevole all’indebolimento del paese predominante e alla prosecuzione del cammino verso il multipolarismo.

Va ormai detto con estrema chiarezza agli “imbecilli di turno”: l’epoca è mutata e non concede molto alle suddette “anime belle”. Non si può essere a cuor leggero con chiunque sia massacrato (da tutte le parti, senza l’ipocrisia che qualche massacratore sia “moralmente” migliore di altri). A parte l’indignazione, un sentimento certo umanissimo, la “ragion politica” ci deve far capire che siamo in un’epoca profondamente mutata; soltanto i mentitori e i mascalzoni insistono nel far finta che vincano “i popoli”, che prevalga la “giustizia”, che i diseredati siano “alla riscossa”, che l’“antimperialismo” (senza nemmeno essere ancora in un’epoca “imperialista”, cioè policentrica) sia in grado di celebrare i suoi trionfi.

Vince la forza e la potenza; prevalgono le spinte centrifughe, ma tra molti andirivieni e possibili ritorni all’indietro. Chi ha a cuore la vera trasformazione sociale – non l’imbecillità del “comunismo” che è adesso lontano mille miglia – deve saper lottare per il mutamento della situazione geopolitica globale, deve battersi al fine di facilitare i percorsi verso il multipolarismo in quanto anticamera del policentrismo. Tutto il resto merita magari la nostra pietà e comprensione umana – e la malinconica riflessione su quanto siano feroci i vincitori, tutti i vincitori – ma non deve far velo alla comprensione politica della fase. Il resto è imbroglio, è ipocrisia, è sfoggio di buoni sentimenti per salvarsi l’anima continuando, nell’oggettività della situazione presente, a tener bordone a chi pretenderebbe di dominare il mondo dal centro (gli Usa). Basta con questi cialtroni “dal buon cuore”!

PS. A scanso di equivoci, ribadisco che non ho conoscenze tali da emettere giudizi ("razionali e disincantati") sulla vicenda; mi premeva solo mettere in luce il cambiamento d’epoca. Se qualcuno conosce meglio il problema, ben venga un’analisi (anche internazionalmente inquadrata) dello stesso.