OBAMA VUOLE LA RIVINCITA di Antonio de Martini
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OBAMA VUOLE LA RIVINCITA E SCEGLIE DI COLPIRE LA SIRIA PER DISTOGLIERE L’ATTENZIONE DALL’EGITTO E DAI NEGOZIATI ISRAELE-PALESTINA ( in bilico) E DALLA CONFERENZA RUSSO-AMERICANA SULLA SIRIA ( che non si farà)
Ricapitolando in breve: la Libia è ormai fuori controllo; l’Egitto rappresenta un disastro di immagine equivalente alla invasione sovietica della Cecoslovacchia; la Siria è la Stalingrado di un Obama che si è incaponito a voler ascoltare i consigli di Francia e Turchia, sempre pronti a fare la guerra con la pelle degli altri.
Il governo siriano ha vinto la battaglia per sbloccare la via da Damasco verso la pianura libanese della Bekaa e tagliato i rifornimenti ai mercenari che fingono di essere ribelli.
Dalle stesse ammissioni americane distribuite via Reuters, anche i sobborghi di Homs e un sito fortificato ribelle presso Latakia ( in zona Alawita) è stato espugnato e ripulito.
Dal Libano ha ricevuto decisivi rinforzi dall’Hezbollah.
Erdoghan, il campione di democrazia al kebab, ha dovuto affrontare rivolte studentesche che lo hanno squalificato ed il ringalluzzimento dei militari turchi che si sentono tornati di moda da quanto è accaduto al Cairo. Da zero problemi alle frontiere è passato a zero amici alle frontiere.
L’Egitto ha scacciato Morsi, il presidente che aveva rotto le relazioni con la Siria e la Lega Araba ha chiarito che la Siria non è mai stata scacciata dal consesso, ma solo sospesa e la sua sedia è sempre li che la attende.
Gli scontri a fuoco tra i ribelli dell’Esercito Siriano Libero ( FSA) e i Jihadisti stranieri di Al Nusra, continuano.
I fondi del Katar se non sono già cessati del tutto, stanno estinguendosi.
La Commissione di inchiesta dell’ONU sull’uso di gas nervini chiesta dal governo Assad è giunta l’altro ieri a Damasco per investigare.
Vi sembra credibile in questa situazione di alleggerimento complessivo dopo due anni di assedio politico e militare, che i siriani ricorrano ai gas per accoppare una muta di ragazzini, mentre nei due anni di dure battaglie non hanno acceso nemmeno una bombola da campeggio ?
Non lo crederebbe nemmeno un americano dell’Arkansas, uno di quelli che ha votato Clinton.
Propaganda frettolosa e rozza.
Un’altra notizia filtra dalle agenzie di stampa francesi e americane: trecento degli uomini addestrati in Giordania dalla CIA , appoggiati da commandos israeliani e francesi nonchè da elementi della CIA ( fonte:Stratfor) hanno varcato la frontiera nella zona di Deraa e marciano verso Damasco.
Altra bugia con le gambe corte e storte.
Sei mesi fa la notizia era che stavano addestrando diecimila volontari ansiosi di combattere per la democrazia e la libertà.
Si tratta dunque del 3% dei volontari che hanno percepito lo stipendio nei lunghi mesi di addestramento in Giordania e che oggi non sono riusciti a sottrarsi alla guida di qualche aspirante Lawrence d’Arabia.
Il vero intento di questa offensiva mediatica mal fatta ( lo specialista di mala informazione Marco Reis mi segnala che nelle foto i morti hanno tutti un sorriso beato e gli occhi chiusi. Non sono uno specialista ma puzza anche a me.) è evitare la sconfitta definitiva sull’intero scacchiere del Levante con l’accettazione dell’Agenda russa sulla conferenza russo americana tra siriani governativi e no.. L’unico modo è sabotarne la celebrazione.
La conferenza, benedetta anche da Laskar Brahimi il negoziatore ONU, era stata annunziata per aprile, poi fine maggio, poi giugno, poi fine luglio e infine per la fine di ottobre.
Assad è pronto ad andarsene se rifiutato dal corpo elettorale. I ribelli, prevalentemente stranieri e ormai odiati da tutti, non vogliono le elezioni e gli USA li appoggiano.
Un altro mito del dogmatismo democratico che va in pezzi.
Obama, già al G20 di Pietroburgo ai primi di settembre andrà, ma ha detto che non ci sarà piu un colloquio a due con Putin ( a giugno gli aveva scritto di attendere l’evento con impazienza). Si vede che una figuraccia al mese gli basta.
Per fare una bella figura entro l’anno credo sia meglio si alleni alla pallacanestro.
È più nel suo DNA.