PAPI CIULO E NONNO MARIO
Dopo il Papi chulo (o ciulo) – il quale si sta meritando anche postumo tutto il nostro disprezzo per il suo appoggio incondizionato ai tecnici, causa inquietudini aziendali – è arrivato il nonno saggio ed inappuntabile che però ciurla nel manico coprendosi di ridicolo allo stesso livello del predecessore. Quando qualcuno si dice sobrio, ad una gradazione non etilica ma etica così elevata, tanto da risultare astemio alla propaganda politica e all’immoralità pubblica, poi non ha alcun diritto di ondeggiare come un ubriacone tra l’aplomb del loden ed i panni larghi del pagliaccio. Per qualche barzelletta fuori luogo ed un fascio di luci rosse ad illuminare le sue gesta “lettorali”, l’altro, il nanerottolo non in fasce ma fasciato di bandana, è stato costretto alla fuga con le mutande in testa. A Monti, invece, si accorda tutto, anche la pedopornografia epistolare di bambine precocemente aduse alla politica e alla valutazione istituzionale in tenera età. Non mettiamo in dubbio che pure i bebè siano attualmente meglio preparati dei nostri rappresentanti parlamentari, i quali hanno come principali qualità l’ignoranza e la tracotanza, ma a passar proprio per rincoglioniti non ci stiamo, come disse il Presidente del sintagma che sarà ricordato solo per questo e per i castelli di rovine lasciati dietro sé. La notizia viene riportata dal giornalista Davide Giacalone il quale scopre sul sito istituzionale del Governo questa letterina d’incoraggiamento al Premier: “…Lisa, una bambina di due anni e mezzo, alla domanda “che cosa hai visto in TV?”, risponde “Ho visto il nonno Mario, quello che dice le cose giuste per il futuro…”. Mecojoni, due anni e già così rintronata e schierata la piccolina. Ma che dire di colui (o colei) che ha deciso di pubblicare online l’elogio infantile per compiacere Monti, parente plurale dell’uomo Del Monte che vendeva banane 10 e loden? Si vede che Mario alle piantagioni di musacee preferisce i tarocchi anche se nel frattempo questo ci costa la caduta sul terreno dove fermenta ed imputridisce la dignità nazionale. Povero italiano citrus, appartenente alla famiglia del citrullo, come sei finito in basso! Altro che impresentabilità di B., qui chiunque diventa Presidente del Consiglio svergogna e disonora la carica. Cerchiamo quindi di essere chiari anche su questo punto: i sedicenti cattedratici non andranno a gnocche, non si spoglieranno ai festini, non faranno ammucchiate di rava e di fava, non canteranno melodie napoletane eppure ci paiono ugualmente ed indistintamente della stessa polpa immangiabile dei politici di professione. Così dobbiamo dirci la verità, in Italia l’ultima vera dittatura è stata quella fascista, tutto il resto è mangime per polli che si fanno foraggiare e spaventare dalla televisione o da quattro vassalli di buone maniere e cattive frequentazioni che ci propinano distillati di democrazia e di Costituzione al fine di toglierci lucidità. Quindi sbaglia anche Giuliano Ferrara quando sostiene che l’esecutivo Monti sia una dittatura in potenza. I professori sono meri esecutori di strategie che dagli Usa passano in Europa e vengono poi applicate in Italia senza resistenze interne. Non era un ducetto il Cavaliere e non è un despota l’attuale Capo del governo, sarebbe una sopravvalutazione per entrambi. Se ci fosse davvero qualcuno di polso a guidare lo Stato non saremmo ridotti in questo modo penoso e pericoloso. Detto ciò, vorrei mandare anche io due righe al sito http://www.governo.it/GovernoInforma/dialogo/estratti.html e vedere se lo staff leccaculo dell’Illuminato le pubblica: “Ho visto il Premier in televisione che pontificava come Papa Monti-ni e si muoveva come una Mario-netta. Ma siamo proprio sicuri che un moralista con la testa di legno sia la soluzione ai nostri problemi?” Ne dubito, ma data la situazione drammatica e l’immobilità della gente dormiente, lascio al notorio posteriore italiano, che tante volte ci ha salvati, l’ardua sentenza. Non è molto ma è sempre meglio di questa presa per il sedere.