POLONIA, USA: RIESAMINARE LE RELAZIONI DI SICUREZZA
[traduzione di Alfredo Musto da: Poland, U.S.: Re-Examining the Security Relationship | Stratfor]
Sommario
Il presidente polacco Bronislaw Komorowski ha dichiarato in un’intervista pubblicata il 4 agosto sulla rivista Wprost che la decisione del governo polacco di dispiegare elementi di un sistema di difesa missilistico americano sul territorio polacco è stato un “errore politico”. Komorowski ha aggiunto che Varsavia non ha preso in considerazione il rischio connesso ad un mutamento nelle amministrazioni americane e l’effetto che potrebbe avere sul sistema di difesa antimissile degli Stati Uniti in Europa. Nella stessa intervista, Komorowski ha detto che presenterà un piano per la costruzione di un sistema polacco di difesa terrestre ed aereo.
I commenti di Komorowski erano probabilmente una manovra politica mirante a testare e a cercare di rafforzare il sostegno di Washington per la sicurezza polacca. Eppure, le dichiarazioni riflettono il disagio di Varsavia sul livello di impegno di Washington per il rapporto di sicurezza dei i due Paesi. Le dichiarazioni sollevano anche interrogativi circa la capacità della Polonia di provvedere in modo indipendente alla sua sicurezza, al di là dell’orientamento di Varsavia e della struttura dell’alleanza.
Analisi
Le dichiarazioni di Komorowski si riferivano ai cambiamenti della politica americana sulla difesa missilistica che si sono verificati nel corso delle ultimi due amministrazioni presidenziali statunitensi. Il piano di difesa missilistico iniziato sotto George W. Bush, nell’agosto 2008 (poco dopo la guerra russo-georgiana) ha richiesto una batteria di 10 missili balistici sul territorio polacco e un impianto radar nella Repubblica ceca. Una volta che Barack Obama è entrato in carica nel 2009, il progetto è cambiato per uno che richiede un sistema più flessibile, in gran parte navale, in aree come il Mar Baltico ed il Mar Nero.
Quale forma il sistema di difesa missilistico balistico richieda poco importa alla Polonia. Come Stratfor ha da tempo sostenuto, il sistema missilistico di difesa degli Stati Uniti non è così importante per la sua composizione tecnica o capacità come lo è per l’impegno degli Stati Uniti per la sicurezza polacca che il sistema rappresenta.
Il pretesto ufficiale per l’installazione del sistema – dissuadere missili intercontinentali di Stati canaglia come l’Iran o la Corea del Nord – non è il vero motivo per la difesa di missili balistici; piuttosto, il sistema agisce come un baluardo contro la minaccia più prossima della Russia e delle sue forze convenzionali. Il sistema di difesa anti-missile in sé non può fare nulla contro una minaccia convenzionale, ma l’impegno associato di una significativa presenza delle truppe Usa in Polonia serve come protezione contro la Russia.
La Russia lo sa e si è espressamente opposta al piano di difesa balistico degli Stati Uniti sin dal suo inizio. Mentre Obama avviava la sua politica di “reset” con la Russia, abbandonare il piano di difesa missilistico era la richiesta principale di Mosca, al fine di spingere Washington a dimostrare il suo impegno per un nuovo inizio nelle relazioni. Poiché gli Stati Uniti non erano in grado di affrontare seriamente la Russia in quel momento e avevano bisogno del sostegno di Mosca in aree come l’Afghanistan e l’Iran, Obama ha risposto alla richiesta della Russia. Anche se Obama non ha del tutto abbandonato i piani di difesa missilistica (scegliendo invece di rivederli, anche offrendo alla Polonia altri incentivi come i missili Patriot ed F-16), la mossa ha minato la percezione dell’impegno di Washington verso i Paesi dell’Europa centrale – un elemento chiave del piano. Questo era in particolare il caso della Polonia, che è profondamente preoccupata per la minaccia alla sicurezza nazionale che la Russia pone.
Tempi e contesto politico
Le preoccupazioni della Polonia non sono una novità; i funzionari polacchi hanno espresso più volte queste problematiche da quando il piano di difesa missilistico è cambiato nel 2009. E’ il momento delle dichiarazioni di Komorowski che si distingue. L’intervista segue una visita dell’aspirante presidente degli Stati Uniti Mitt Romney. Durante il suo soggiorno a Varsavia, Romney ha criticato le politiche di Obama verso la Polonia e ha affermato che produrrebbe un impegno di gran lunga maggiore per la sicurezza di Varsavia se fosse eletto presidente.
I commenti di Komorowski possono quindi essere visti come un promemoria per gli Stati Uniti che la Polonia non sta ricevendo da Washington il tipo di impegno per la sicurezza che essa richiede. Certamente la politica di Obama per quanto riguarda la difesa missilistica è stata una grande delusione per la Polonia, e Varsavia aveva legami molto più stretti con Washington sotto l’amministrazione Bush. Inoltre, con gli ampi tagli alla difesa in esame negli Stati Uniti, non vi è alcuna garanzia che una versione completa anche dell’attuale programma di difesa missilistico sarà incluso nel prossimo bilancio. Il programma è quindi soggetto non solo ai cambiamenti di amministrazione, ma anche alle priorità di bilancio e ai progressi tecnologici.
La Polonia preferirebbe una politica più aggressiva degli Stati Uniti verso la Russia, e ciò sarebbe più probabile sotto un’amministrazione repubblicana. Ma che vinca Obama o Romney le elezioni presidenziali, è molto importante per Varsavia che Washington non comprometta il suo accordo di sicurezza con la Polonia nel tentativo di placare la Russia.
I maggiori imperativi strategici
Il problema più grande per la Polonia non è Obama in particolare, ma piuttosto il rischio politico associato a qualsiasi cambiamento nella presidenza degli Stati Uniti. Dato che il sistema di difesa missilistico rappresenta un impegno di sicurezza a lungo termine da parte degli Stati Uniti e non è impostato per iniziare completamente se non nel 2018, ci potrebbero essere due cambiamenti nella presidenza degli Stati Uniti prima che il piano abbia effetto. Questo rende il piano di difesa balistico americano una base altamente instabile per gli interessi polacchi di sicurezza nazionale.
Tuttavia, nei termini di soddisfare le sue esigenze di sicurezza nazionale, la prima scelta della Polonia strategicamente è un’alleanza con una potenza non vicina con la capacità di progettare e mantenere il potere deterrente contro Russia e Germania. Questo rende gli Stati Uniti l’unica vera opzione. L’imperativo strategico di Varsavia è quindi quello di mantenere e sviluppare una presenza significativa degli Stati Uniti nel suo territorio come deterrente. Questo imperativo non deve cambiare e non cambierà. La difesa missilistica rappresenta il primo passo per qualsiasi nuovo impegno degli Stati Uniti in Europa centrale, e la Polonia non può permettersi di alienarsi gli Stati Uniti su questo punto.
Ma, mentre i commenti di Komorowski non dovrebbe esser visti come un abbandono del rapporto di sicurezza della Polonia con gli Stati Uniti, la sua affermazione che Varsavia dovrebbe costruire dei propri sistemi di difesa missilistica ed aerea è particolarmente degna di nota. La Polonia si sente chiaramente trascurata dagli Stati Uniti; Varsavia in una certa misura si rende conto che deve fare affidamento su se stesso per la sicurezza contro la Russia. Ma l’esercito della Polonia non è attualmente in condizione di far fronte alla Russia e di occuparsi delle minacce relative alla sicurezza. Pertanto, la questione maggiore non è se la Polonia sta riconsiderando la propria dipendenza dal sostegno esterno di sicurezza, ma se la Polonia sarà in grado di fornire questa sicurezza in modo indipendente negli anni a venire.