PRESI PER FESSI, di GLG
sarà magari tutto vero. Ciononostante, mi si consenta qualche dubbio. Un anonimo della polizia segreta egiziana, che racconta nei minimi particolari tutte le sevizie e fa rivelazioni addirittura su una riunione del Presidente egiziano con il Ministro degli Interni, ecc. in cui si è deciso di raccontare le varie balle raccontate dalle fonti ufficiali. Scusate, ma con una polizia capace di quelle torture, un suo appartenente – che certo sa la labilità dell’anonimato in casi come questi – racconta simili eventi? Sa bene che cosa gli accade non appena ne scoprono l’identità. Solo se fosse vicino un colpo di Stato in Egitto, e l’anonimo non fosse un banale agente dei Servizi ma qualcuno dei congiurati di importanza rilevante, si potrebbe credere a qualcosa del genere. In ogni caso, c’è qualcosa di strano in tutta questa vicenda; e mi sembra che siamo ancora lontani dalla verità. E tuttavia sorge la domanda cruciale: cosa c’è dietro tutta questa storia? Un semplice incidente, che richiede riunioni con la presenza del Presidente? E così poco accurate da poter essere rivelate da un semplice agente dei Servizi? E che va a fare rivelazioni a “Repubblica”, una vera garanzia per il proprio anonimato. Andiamo, ci si sta prendendo per fessi.