PROVOLONI DI REGIME
Scaduta una mozzarella di governo se ne produce subito un’altra che ne nomina, a sua volta, altre 13, equamente distribuite nei vari dicasteri per dare l’idea che la produzione di latticini di Stato in Italia resti comunque il settore privilegiato della nostra economia e della nostra politica. Inoltre, il capo delle scamorze che si sente il più Bra della classe, perché una maggioranza di deputati e senatori di ricotta glielo ha fatto credere, si sdoppia pure in due come una sottiletta, tenendo per sé il Tesoro, accontentando così contemporaneamente poteri forti stranieri e loro derivati nazionali, nonchè il suo ego ipertrofico montato come la panna. Il concorrente del burro PreAlpi, chiamato appunto PreMonti, è il degno rappresentante di questo caseificio istituzionale che ha il cervello come una gruviera e l’anima fatta completamente di margarina. Da tanti parlamentari caseari non poteva che emergere uno stagionato di Varese, alla faccia della freschezza e del facciamo largo ai giovani di primo sale, il quale per essere sicuro che il Paese vada subito a male come lo yougurt si è impegnato ad affrontare la grossa grana del debito consegnandola direttamente ai topi internazionali che potranno allargare i buchi nel formaggio fino a lasciarci solo la crosta. Dovremo ringraziare i politici pecorini e i loro tecnici vaccini se tra un po’ l’Italia sarà ridotta a stracciatella. Questi puzzoni di regime che ci stanno facendo scendere il latte alle ginocchia invece di rispondere, col sale e col pepe, agli assalti alla cantina nazionale si sono dati subito da fare per svendere tutto il magazzino. Questo succede quando invece di estrarre la pistola dalla fondina si sfodera una fontina sperando che gli assalitori fuggano via per l’odore mentre già ne pregustano il sapore. Diceva il Generale De Gaulle: come si può governare un paese che ha 246 varietà differenti di formaggio? Già, e come si può lasciare un paese intero in mano ad incompetenti appesi a testa in giù al pari di provoloni?