SE VA AVANTI COSI’, di GLG

gianfranco

Se va avanti così, credo proprio che non andrò a votare a questo inverecondo referendum. Già potete immaginare quanta voglia ho di siglare NO assieme a coloro che non hanno dato proprio nulla alla Resistenza (anche perché nemmeno sanno nulla della guerra) e ci hanno poi raccontato – in specie a partire dagli anni ’70, quando lo stesso Pci diretto da Berlinguer intrallazzò segretamente con gli Stati Uniti – che chi aveva scelto di lottare da quella parte, lo aveva fatto soltanto per liberarci dal fascismo; tanto per cadere sotto un ben altro regime d’occupazione che, personalmente, ho potuto godere fin dall’inizio. Mentre chi ha veramente partecipato alla guerra partigiana, pensava ingenuamente ad un possibile rivolgimento sociale. Come ammise persino un Cossiga, la gran parte dei combattenti e più dell’80% dei caduti apparteneva al Pci, i cui militati volevano “fare come in Russia” (cioè nell’Urss). Lasciando perdere ogni giudizio sull’illusione di costoro, in ogni caso non sono andati in montagna e spesso incontro alla morte per consegnarci agli odiati americani.

Se andassi al voto, come detto altre volte, voterei NO turandomi il naso e solo per un piccolo sputacchio a Renzi, che considero deleterio – più o meno come i precedenti – per le sorti di questo paese. So però che una vittoria del NO non cambierebbe assolutamente nulla. Intanto Renzi non se ne andrà se non lo decideranno ben altre forze (non i votanti) che lo ritenessero ormai inadatto al compito che sta svolgendo da tempo. Verrebbe comunque sostituito da uno simile a lui. Quanto alle opposizioni, hanno consentito ad un ambiguo personaggio come Berlusconi (finto oppositore) di riprendere perfino troppa importanza. Gli altri due mi sembra che non riescano proprio a trovare il loro ruolo. La lotta contro il governo deve denunciare in primo luogo l’asservimento dell’Italia. Non alla Germania come fanno i cialtroni e venduti per imbrogliare le carte, bensì agli Stati Uniti, da eleggere quale nemico assoluto; ovviamente finché resteranno (e lo saranno ben a lungo) la potenza predominante. Altro che referendum sulle riforme costituzionali!

In definitiva, tornare all’unità delle opposizioni sotto l’egida del berlusconiano Parisi (che qualcuno sospetta voterà SI) in nome del NO al referendum è quanto di peggio si potesse immaginare. Tale recita elettorale – dove una parte (e non certo la migliore) del PD, i vecchi “fu piciisti”, voterà NO e una parte dei sedicenti “destri” SI, a dimostrazione della confusione esistente; e anche con forte probabile astensione – non doveva essere posta al centro della contestazione netta e irriducibile verso un governo dannosissimo per il paese. Averlo fatto è la migliore dimostrazione che non esiste nessuna reale e ed efficace opposizione; solo dei ciarlatani alla ricerca di maggiori spazi per partecipare pure loro alla spartizione delle spoglie di questa povera Italia. Basta con questo ceto politico. Se all’opposizione ci sono settori interessati alla nostra rinascita, comincino fin d’ora con tutt’altra linea politica. Gli Stati Uniti come nemici senza alcuna riserva; i loro servi da pensare fin d’ora come traditori del paese di cui liberarsi appena possibile. Invece dobbiamo vedere Berlusconi, Salvini, Meloni, stretti l’uno all’altro, sorridenti e sotto la dicitura: “uniti per il NO”. Una vera turlupinatura.

Sì, credo che non andrò a votare per favorire un simile trio, cui si aggiungeranno i D’Alema, i Bersani e non so quanti altri personaggi che hanno ridotto l’Italia in questo stato. E giocano a fare i politici!