Sempre prevedibili
Tutti gli antibertinottiani sono entrati in stato di eccitazione. All’interno di Rifondazione un Ferrero si collega a Grassi (ex capo dell’opposizione dell’Ernesto, poi opportunisticamente rifluito su posizioni intermedie tra la maggioranza e l’appena nominata minoranza). La quale ultima mi pare ricominci a dialogare con il Pdci, il cui “capo”, con “fine acume”, attribuisce la sconfitta all’abbandono di “falce e martello” (e forse, dentro di lui, anche al fatto di non essere riuscito a trasportare la salma di Lenin in Italia, come aveva proposto nel novembre scorso durante il suo pellegrinaggio a Mosca). Cosa faranno i più scemi di tutti, gli “internazionalisti” (leggi trotzkisti e bordighisti), i quali dimostrano intanto la loro congenita imbecillità manifestando simpatia per i tibetani “oppressi” dalla Cina (non dal regime feudale dei monaci buddhisti), è impossibile predirlo.
Mi ricordo anni fa il grande Gadda intervistato in TV. Gli mostrarono, credendo di fargli piacere e di sollecitare la sua nostalgia, una foto “di classe” di quando era, mi sembra, alle superiori. E gli chiesero se si ricordava di quei “ridenti” compagni. Lui guardò la foto con un ghigno, scosse la testa, e sentenziò: “una gran massa di cretini”. Quindi nessuna nostalgia per quei suoi compagni, fessi come una campana fessa. Non sono grande come Gadda, ma vedendo e sentendo questi “compagni”, in fondo contenti della batosta presa dall’Arcobaleno, e tutti in agitazione nella speranza di rifare un altro partitino che prenderà stavolta nemmeno il 2% dei voti, sentenzio anch’io: una massa di idioti (“con basso quoziente di intelligenza”, per parafrasare ciò che si diceva dei “tecnici” del capitale nel ’68). Oppure, ancor meglio usare la frase di un altro grande, Petrolini: “idioti con lampi di imbecillità”; oppure l’altra: “sono cretini, ma così cretini, che ci mettono del loro”.
Impossibile rimanere indifferenti di fronte a simili manifestazioni di stupidità. In fondo, si capiscono un po’ i dirigenti, alcuni divenuti solo nell’ultima legislatura deputati o senatori. Cosa possono fare? Tornare finalmente a lavorare? Dio mio, è veramente dura una simile prospettiva! Quindi, stanno facendo il possibile per cercare qualche piccola quota elettorale che dia loro qualche posticino; se non al Parlamento nazionale, magari in quelli regionali o in qualche altro “luogo” ove ci si possa imboscare e mantenersi alla bell’e meglio senza una stilla di sudore. Ma gli altri, la cosiddetta “base” (“de che?”), che già lavora e suda e fa fatica, come suol dirsi, ad arrivare alla fine del mese? Vogliono continuare a illudersi, a recitare la parte dei mentecatti sognando chissà quali riunioni (“nazionali”), congressi (di “chiarimento”), discussioni “intelligenti” di politica (adesso, chissà perché, mi viene in testa anche la “Canzone intelligente” di Cochi e Renato)?
Mettete per favore la testa a posto. Mollate intanto gli “internazionalisti”, i più imbecilli (con alcune punte di mascalzonaggine) di tutti. Ma poi lasciate andare anche i “comunisti” immarcescibili, i “falce e martellisti” a tutto gas. Provate a “immaginare”, una volta tanto, la realtà: un’epoca è finita da un pezzo. Vogliamo dire che si è chiusa nel 1989-91? Dal mio punto di vista, era già finita da molto prima. Comunque, non esageriamo, fermiamoci pure a quegli anni. Ammettiamo anche che il colpo – per chi non vi era preparato, per chi magari aveva creduto a quella specie di “agente Cia o Fbi” che fu Gorbaciov (la “volpe” con il suo “gatto” Shevarnadze, che poi in Georgia dimostrò tutta la sua sudditanza agli Usa) – fosse troppo duro e improvviso; per cui qualche anno di tentativi “rifondatori” può essere compreso e scusato. Adesso, però, siete perversi e degenerati. Niente più scuse: siete irrimediabilmente o farabutti o deficienti megagalattici. In ogni caso, se ancora tentate di ripristinare vecchie simbologie, furfantesche pantomime, comiche “rappresentazioni” da avanspettacolo (ma quello squallido, dato magari a Canicattì o a Zagarolo o a Colfrancui; non quello dell’Ambra Jovinelli, da dove sono usciti tutti i nostri maggiori comici), allora siete veramente da mettere subito in manicomio, con procedura di urgenza.
Mi auguro che rimangano ancora delle intelligenze e delle lucidità. Agitiamoci di meno e riflettiamo di più. Non credo saranno in molti a farlo; basterebbero tuttavia anche pochi, che finalmente mettessero termine alla distinzione destr/sinistr. Ma sul serio, questa volta; e sia a destra che a sinistra!! Che nessuno cerchi di fare il furbo, pretendendo che siano gli “altri” a lasciar perdere le vecchie “bandiere”, ormai sdrucite e piene di m … elma, mentre loro tentano di far rientrare dalla finestra ciò che la “porta della Storia” ha già buttato fuori a calci in culo!