SMETTIAMOLA ADESSO di GLG
Per favore, la si smetta di considerare ogni polemica come personale. Odio quegli individui che hanno eretto a loro politica semplicemente l’attacco a Berlusconi, senza avere la benché minima idea in testa; figuriamoci se, in campo teorico, mi interessano le critiche a questo o a quello, a meno che non sia veramente rappresentativo di qualcosa, che deve essere urgentemente rimosso “dal campo” per poter procedere ad una ricostruzione di quel pensiero, che un tempo fu rappresentato dal marxismo.
In realtà, quando uno tenta, e con difficoltà certamente, di aprirsi un nuovo percorso in una boscaglia, non può evitare di tagliare arbusti che getta ora da un lato, ora dall’altro. Personalmente, non ho mai nascosto che il mio percorso procede tra “Scilla e Cariddi”; cioè tra l’economicismo e l’umanismo (e utopismo). Fra l’altro, pur non accettando nemmeno per l’1% la stupida tesi del crollo del capitalismo, dell’ultima crisi che infine lo investirebbe, ho però la netta sensazione che, soprattutto quello che genericamente indico come capitalismo “occidentale”, sia affetto da una crisi culturale (e altro), comunque da sfiducia in se stesso, da vera carenza di egemonia delle sue classi dominanti. In tale situazione, ancor più importanti diventano per queste sia l’economicismo che l’umanismo quali ideologie di diversione dall’elaborazione di un pensiero veramente critico: e dunque ancor più rilevante diventa l’attacco ad entrambe queste correnti falsamente rivoluzionarie, in realtà di supporto a dette classi dominanti.
Non ha grande importanza la buona o cattiva fede di questo o di quello. Che poi io abbia la netta sensazione della mala fede di alcuni personaggi “ultracritici” ben in voga nei media e nell’editoria più diffusi, questo è un altro problema. Non credo infatti alla buona fede di alcuni fra i maggiori portatori dell’ultrarivoluzionarismo. Questi non sono però nemmeno, in modo particolare, economicisti o umanisti; semmai, detto molto più volgarmente, sono “figli di p….”, autentici venduti e mascalzoni a tutto tondo. Si tratta però di casi molto specifici; quindi, lo ripeto, smettetela di vedere in ciò che scrivo una critica personale a qualcuno in particolare.
L’80% almeno delle considerazioni svolte nei miei ultimi scritti riguarda il tentativo di formulare nuovi concetti, anche alcune definizioni. Come al solito, procedo passin passino, con piccoli spostamenti che sono il mio modo di agire in teoria. Sono obbligato, per fissare meglio questi passi, a rimuovere le due “deviazioni” sempre esistite nel marxismo: economicismo e umanismo (e utopismi vari). I singoli, in generale, non mi interessano. Se se la prendono personalmente, perché si sentono parte attiva in queste “deviazioni”, è questione a mio avviso irrilevante e che d’ora in poi non discuterò nemmeno più. Nessuno si metta in testa di farmi perdere tempo con simili “quisquilie”. Grazie dell’attenzione