SOLO UN AVVERTIMENTO, di GLG 4 marzo

Vi sono armi (come le bombe nucleari e altre) che sono soprattutto un deterrente, poiché distruggono soltanto. Si usano certo (sono state usate) ma con finalità distruttive limitate malgrado la terribilità degli effetti; e meglio se le si usa contro chi non ne ha per rispondere. Nessuno vuole semplicemente distruggere il nemico, se questi ha di che reagire; perché allora lo fa e ti distrugge a sua volta. Ci si batte per la supremazia, per il potere di dominare. Se ci si distrugge a vicenda, nessuno ha più potere, il potere finisce; e finisce la lotta per sopraffare.

Guardate quant’è bravo il ragno. Punge la mosca, le inietta un veleno solo paralizzante, ma che la tiene in vita. La carne della mosca non entra nella putrefazione della morte, è sempre fresca, appetitosa, mantiene tutte le sue proprietà nutritive. Il ragno così si alimenta e accresce la sua forza e punge altre mosche e così via. Il potere deve sempre alimentarsi; se anche per poco tempo si annulla nell’annullamento del nemico, è finito, non si riprende più. Impariamo dal ragno e valutiamo correttamente le mosse di quelle potenze che, al momento, agiscono al di sopra delle nostre teste e solo si stanno preparando al confronto, in cui ci sarà bisogno di potersi battere senza distruggersi a vicenda, ma solo costringendo il nemico ad arrendersi infine, e a servire quindi alla supremazia del vincitore, al suo potere. Ma un potere sempre transeunte, sempre in discussione. Mai si dormirà sonni tranquilli.

Solo nel mondo bipolare (USA-URSS) e per poco meno di mezzo secolo, nell’area centrale – in quella detta “primo mondo” – c’è stato equilibrio, denominato “guerra fredda”; ma in realtà era anche pace, perché al di sotto vi erano altre correnti che non abbiamo minimamente capito e che preparavano in altro modo la supremazia di uno dei due. Ma proprio nulla abbiamo capito; c’è oggi da restare allibiti di fronte a tanta cecità, a tanto completo svisamento di quanto si svolgeva sotto i nostri occhi, accecati dall’ideologia dello scontro tra democrazia e dittatura, tra società più giusta e quella fondata sul bieco sfruttamento capitalistico, ecc. Mostruosa la nostra incomprensione. Pauroso l’avvenire che ci sta preparando.