Sproloqui internazionali
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Una volta, Cossiga dichiarò che, generalmente, per il Colle venivano scelte personalità di second’ordine. In realtà, le sue parole furono ben più caustiche, ma evitiamo di riportare gli epiteti per non incorrere in reati. Continuò poi dicendo che, per questo motivo, fu indicato lui come Presidente della Repubblica, ma, a suo dire, in quel caso si sbagliarono e si ritrovarono tra i piedi un Picconatore che mazzolò all’occorrenza una classe dirigente ancora non giunta ai pessimi livelli attuali.
Cossiga, inoltre, con grande onestà intellettuale, affermò che la Resistenza fu un fenomeno egemonizzato dai comunisti, mentre gli altri divennero partigiani solo a cose fatte. Senza dubbio, ci furono figure di rilievo appartenenti ad altre fazioni politiche che vi presero parte, ma, secondo lui, l’80% della Resistenza era composta da comunisti.
Ora, che il Presidente della Repubblica di un Paese in cui il fascismo nacque, che si alleò con la Germania e che, insieme ai tedeschi, partecipò all’invasione della Russia, accusi quest’ultima di essere come il Terzo Reich è ridicolo ed espone l’Italia al pubblico ludibrio. Si dovrebbero pretendere le sue dimissioni per incompetenza storica e politica.
Invece, accade che l’intera classe politica si schieri con Mattarella, rincarando pure la dose. Alcuni leader di partito hanno persino definito il governo russo un’accolita di “ignobili dittatori”. Ma gli ignobili, in questo caso, sono proprio loro. Non si possono insultare altri popoli e pretendere che questi restino in silenzio. Dovrebbero vergognarsi e, prima di parlare, ripassare la storia del proprio Paese.
Lasciatemelo dire: adda venì Baffone. Chissà che non si riducano i buffoni sproloquianti