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Con grande rispetto e viva Speranza salutiamo (con questo “entusiasmante” finale del film “Signore e signori buonanotte” di registi vari) la riunione della rinascita della sinistra italiana, che si trova oggi a Roma e ha iniziato la “raccolta dei cocci” al canto di “Bandiera rossa”; e questo magari mi fa incazzare un poco, perché vorrei sapere dove va cercato il rosso in questo assemblaggio di pezzi avariati. Tuttavia, quando uno sente i nomi di D’Alema e Bersani, i garanti di un “glorioso passato” (magari con qualche caduta filo-Usa come durante l’aggressione alla Serbia o benevoli verso il capitale privato con liquidazione di pezzi importanti dell’industria pubblica, tipo svendita della Telecom; e via dicendo), e poi quelli dei giovani Speranza, Emiliano, Rossi e tanti altri campioni della nuova “rivoluzione” dei “gamberi” (che camminano all’indietro), sente che il passato ricomincia a macinare quel “vecchio frumento”, un tempo ammonticchiato nelle cantine di Botteghe Oscure, n. 4. Finalmente, proviamo la nostalgia dei tempi andati (a male); e il nostro cuore si allarga, certamente con pericolo di scoppio di atri e ventricoli. Ma non importa: finalmente ci siamo….. e ci resteremo a spanciarci dal ridere. O invece dobbiamo piangere? In ogni caso, spero che, almeno “in rete”, questo “ballo delle cariatidi” diventi la sigla distintiva della “sinistra dem”.
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