George Friedman parla su Limes della natura delle nazioni e fa un paragone tra America, Australia e Ungheria. Il succo del suo discorso è che tutte le nazioni sono una invenzione più o meno lontana nel tempo. Ma esistono […]
La Cina è lontana Statene certi, non moriremo cinesi e nemmeno per mano asiatica, almeno per molto tempo. Quando sento dire da qualcuno, anche con i galloni dell’esperto geopolitico, che il pericolo per l’Occidente viene dalla Cina, non posso che […]
Questo è l’editoriale dell’ultimo “Le Monde diplomatique”. Che mi sembra abbastanza sensato. Gli USA, con la nuova presidenza, intendono riprendere l’egemonia mondiale. I democratici hanno accusato ripetutamente Trump di essere quasi “alleato” di Putin e di essere invece estremamente “acceso” […]
Le rivolte di questi ultimi giorni negli Usa ci ricordano cos’è questo Paese. L’America è un posto pericoloso. E’ pericolosa la polizia che adotta sistemi violenti, sono pericolose le minoranze che la abitano perché mai veramente integrate, sono pericolose le sue élite che coperte dalla legalità operano costantemente con una mentalità gangsteristica. Sceriffi, banditi, pistoleri, fuorilegge, indiani che, in fogge moderne, combattendosi formano una comunità. Il pericolo, in America, è un mestiere. In America non sai dove finisce il bene e dove inizia il male e viceversa. Quando i nostri mafiosi scopersero l’America si ritrovarono a casa ma in una casa ancor più grande di quella dalla quale erano partiti cosicché una piccola organizzazione malavitosa di provincia, in quel contesto, poté divenire una società del crimine internazionale. L’America fa tutto più grande e fa le cose in grande. L’America non è soltanto un paese grande ma è piuttosto un grande paese. Questo è il suo segreto. La tiene viva e forte una sedizione fratricida permanente, che cova sempre sotto la cenere, pronta ad esplodere al primo pretesto, tra gruppi di potere contrapposti, popolazioni etnicamente diverse in tensione, odi sociali collettivi e particolari, divisioni di razza, cultura, denaro, tanto denaro, tutti elementi unificati sotto la stessa bandiera. Per scaricare la sua energia interiore essa deve dare battaglia al mondo intero. Deve conquistare sempre nuove frontiere. L’America è criminalità legalizzata, è cattiveria della bontà, ingiustizia della giustizia, ferocia del bene, malvagità della pietà, inciviltà della civiltà, asocialità della socialità. Non destino manifesto come credono ma manifestazione di una destinazione inevitabile, perché ogni impero si è spento e si spegnerà.
In America, più forte del diritto è il diritto del più forte, ovvero forte è il diritto del più forte.
L’America non è un solo popolo, è un popolo solo dove ciascun individuo si sente solo e deve cavarsela da solo. Questa estrema solitudine la chiamano Libertà ma quando la Libertà chiama non c’è un americano che non risponda. Per la libertà dell’America gli americani sono disposti a dare la vita e si accontentano in cambio di un sogno americano di libertà che se lo possono sognare.
L’America è una grande potenza che maneggia una potenza toppo grande. Quando sarà scalzata dal suo primato esploderà di contraddizioni. La seconda guerra civile americana, se accadrà, sarà l’ultima che combatterà fino all’autodistruzione. L’America è troppo anche per se stessa.
Giampietro Berti, su Il Giornale, si chiede: “Perché in Occidente c’è più libertà che in Oriente?”. Perché gli orientali hanno altre superstizioni, verrebbe da dire scherzosamente. Ma Berti non si accontenta di sentirsi superiore all’Oriente e incalza: “In occidente […]
Gianfranco la Grassa ha pienamente ragione a definire i giornalisti che commentano la politica internazionale dei perfetti imbecilli o dei mascalzoni. Ne sentiamo di ogni a giustificazione di eventi che segnalano profonde trasformazioni geopolitiche ma che costoro interpretano come […]
Non intendo mettermi a discutere sulle idee di Evo Morales, ex Presidente della Bolivia defenestrato con la forza. Quello che penso del socialismo in generale e di quello sudamericano in particolare l’ho scritto anni fa e non ho avuto […]
Povero Toni Iwobi che a dispetto del colore della pelle milita nella Lega, partito “notoriamente” razzista secondo la Sinistra. Mal gliene incolse al parlamentare nigeriano naturalizzato italiano che con la sua scelta politica ha mandato in cortocircuito i pregiudizi dei […]
Undici coltellate. Cambia poco. E comunque nulla sono in confronto all’orrore del ragazzo bendato e con le mani legate dietro la schiena. Sentire quello che hanno detto i media statunitensi mostra la grande sensibilità democratica di quei nostri padroni. Ma […]
Indubbiamente, la figlia di Borsellino ha tutte le ragioni di sostenere quanto qui leggiamo e ad essa deve andare tutta la nostra solidarietà, assieme ad una considerazione sempre più bassa di questa magistratura. Non tanto di singoli magistrati perché sono […]